Dopo la prima grande partita di Granit Xhaka all’Europeo, in molti hanno capito la ragione per cui Mourinho si stia adoperando per portarlo alla Roma. Xhaka è stato uno dei trascinatori della Svizzera, non solo per il palo colpito su punizione (un vuoto da riempire a Trigoria, lo specialista del settore) ma anche per la presenza totalizzante in mezzo al campo.
Ora spetta a Tiago Pinto chiudere una trattativa già ben avviata con l’Arsenal, agevolata dall’accordo già raggiunto con il giocatore per un contratto di quattro anni. Xhaka peraltro ha già fatto sapere agli inglesi che non accetterà altre destinazioni.
Ma non è lui l’unico a spingere per la Roma. Nel ballottaggio tra i portieri, tanto Rui Patricio quanto Gollini hanno manifestato entusiasmo davanti all’ipotesi di trasferimento. Gollini in verità ha fatto di più, chiedendo scherzosamente agli ex compagni che giocano nella Roma (Mancini e Cristante) di intercedere per convincere Tiago Pinto.
All’Atalanta del resto Gollini, che nella sua vacanza a Ibiza ha scelto il look biondo proprio come Xhaka, non è più considerato indispensabile. Tutt’altro. Gasperini ha chiesto di venderlo per arrivare a Musso dell’Udinese. E allora l’affare non si annuncia impossibile.
Il problema qui però non è l’accordo economico, perché l’Atalanta ha dato ampia disponibilità a dilazionare il pagamento concedendo il prestito con obbligo di riscatto, quanto l’idea di Mourinho che preferirebbe affidarsi nel ruolo a un giocatore più esperto, appunto il connazionale Rui Patricio che ha raggiunto l’altro ieri le 95 presenze con la nazionale portoghese. (…)
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida