«La Giunta Capitolina formula l’indirizzo all’Assessore all’Urbanistica di avviare tutte le attività finalizzate all’approvazione del progetto del nuovo Stadio della Roma a Tor di Valle». Firmato: Paolo Berdini, approvato in Giunta il 16 settembre scorso. C’è però da andar cauti: vi è un Berdini assessore e un Berdini politico. Il primo sembra voler ignorare ciò che fa il secondo. Intervenuto all’incontro di lunedì sera all’Acer, il «politico» ha lanciato il messaggio all’ala dura dei 5Stelle e al mondo della sinistra e dell’ambientalismo, definendo lo Stadio della Roma «un’opera trascurabile», mentre nelle vesti di assessore ha strizzato l’occhio ai costruttori romani, rilanciando su 200 milioni di lavori fermi per occuparsi proprio dello Stadio. E c’è anche il Berdini che, sempre da assessore, scrive la memoria di Giunta in cui si dà il via alle attività di approvazione in Conferenza di Servizi, ma poi l’alter ego politico traccia un cronoprogramma sulla carta molto preciso ma che già sembra sottintendere possibili scenari futuri di rallentamento e ricontrattazione del tutto. Il 16 settembre, ecco la «memoria di Giunta» con la quale l’Amministrazione Raggi si attrezza per entrare nell’iter tecnico in Regione. La conclusione di tutto il procedimento rimane fissata, come da comunicazioni della Regione, al 6 marzo 2017. In mezzo, la data clou è il 19 dicembre: quel giorno, infatti, l’Assemblea Capitolina sarà chiamata ad adottare la variante urbanistica.
Andiamo per ordine. Dopo che, il 20 settembre scorso, i proponenti hanno presentato il progetto a tutte le Amministrazioni interessate, il passo successivo è il 5 ottobre, data entro cui vanno formalizzate le eventuali richieste di integrazioni del progetto da sottoporre ai proponenti. E, fino a tre giorni fa, ancora non ne era giunta alcuna. Dal 10 ottobre al 2 novembre verranno studiate queste integrazioni e, finalmente, il 3 novembre, al 58esimo giorno dall’inizio dell’iter, iniziano i 90 giorni a disposizione dei lavori della conferenza di servizi vera e propria secondo la riforma Madia. Si arriva al 16 novembre: quel giorno l’Amministrazione Raggi dovrà approvare in Giunta il testo della variante urbanistica che, poi, secondo quanto stabilito dal Campidoglio seguendo di fatto le disposizioni contenute nella legge 1150/1942 che regola proprio l’urbanistica, dovrà passare in contemporanea per i Municipi (30 giorni) e per le Commissioni consiliari (32 giorni) e portata in Aula il 19 dicembre. Adottato il testo, scattano dal 22 dicembre al 21 gennaio i trenta giorni per la pubblicazione all’Albo Pretorio «a fini urbanistici», cui segue un altro mese per la presentazione delle osservazioni da parte degli aventi titolo (associazioni, comitati, etc.). Il 21 febbraio scattano i dieci giorni per l’istruttoria delle controdeduzioni alle osservazioni. Il procedimento si concluderà, nelle previsioni dell’Amministrazione Raggi, proprio il 6 marzo – giorno della chiusura della Conferenza di Servizi regionale, con l’adozione delle controdeduzioni stesse.
Due passaggi nella memoria di Giunta illustrano anche come il Campidoglio intende muoversi sia sulla variante urbanistica che sulla questione pubblico interesse. Il Berdini politico, infatti, prevede anche la possibilità che possano essere necessari «ulteriori termini massimi per la conclusione delle procedure nel caso di osservazioni con ricadute sostanziali sulla configurazione della variante». Secondo passaggio: «La proposta di deliberazione di Assemblea capitolina di conferma del pubblico interesse dovrà essere presentata all’Aula consiliare previa sussistenza dei presupposti valutati nell’ambito della Conferenza di Servizi e dovrà contenere, altresì, l’adozione della prevista variante urbanistica e l’approvazione del relativo schema di convenzione attuativa», ovvero il contratto fra pubblico e privato che verrà firmato al termine del tutto. Sfrondando dal burocratese, in sostanza Berdini scrive che i 180 giorni potrebbero subire un allungamento nel caso in cui ci siano osservazioni in Conferenza di Servizi che modifichino in modo sostanziale la variante urbanistica, vale a dire il progetto stesso, oppure che lo modifichino le osservazioni alla variante stessa. Una tattica che sembra sottendere da parte dell’Amministrazione Raggi un tentativo di portare i proponenti al tavolo delle trattative. In mezzo, vengono calendarizzate anche tutte le altre attività: la Valutazione Ambientale Strategica, la Valutazione di Impatto Ambientale, gli espropri e via dicendo. Per tutte queste attività, Berdini stima l’inizio al 14 settembre e la conclusione fra il 31 gennaio e il 25 febbraio 2017. Nelle prossime settimane si capirà se le frasi di Berdini sono solo una normale cautela amministrativa oppure se vi è l’intento di dilatare i tempi.