Il giorno dopo che il mondo del calcio ha celebrato la scoperta di Felix Afena-Gyan, che a 18 anni è riuscito a segnare una doppietta utile per riavvicinare la Roma al quarto posto, è bastata una frase infelice “fuori campo” per far scoppiare un caso razzismo, rientrato solo grazie all’intervento dell’attaccante. La vicenda è stata spiegata anche alla famiglia Friedkin.
Felix aveva promesso della promessa di Mourinho di regalargli delle Balenciaga se avesse fatto gol e ieri c’è stata la cerimonia della consegna, ripresa tramite il video. Si vede il ragazzo emozionato e sorridente, ma si sente una voce che sembra quella di uno storico dirigente giallorosso dire: “Ci sono le banane dentro”. L’attaccante non se ne era neanche accorto, ma la frittata era ormai fatta: la dirigenza ha provato a depurare il video dalla frase infelice, ma era tardi.
Non sarebbe un episodio frutto di razzismo, ma di goliardia uscita male: in tanti spiegano che il ragazzo aveva mangiato addirittura quattro banane prima dell’esordio di Cagliari. Lo stesso Felix ha “salvato” la Roma, con una lunga precisazione: “Non sono offeso dall’audio, che non è a sfondo razzista. Dal primo giorno che sono arrivato alla Roma sono stato accolto da tutti come in una famiglia (…)”.
Della storia di Felix ha parlato anche la BBC: nato a Sunyani, cresciuto in una famiglia poverissima col mito dello zio calciatore, Felix si è innamorato della Roma in occasione della rimonta sul Barcellona e ha iniziato a giocare nell’EurAfrica Academy, prima di approdare in Primavera, dove lo ha visto Mourinho.
Entra nel mirino della Roma nell’estate del 2020: De Sanctis e Lo Schiavo rimangono colpiti dai suoi video, ma la policy societaria non prevedeva acquisti al buio, quindi arriva il provino a Trigoria, ma è servito l’insediamento di Pinto per usare uno degli slot da extracomunitario: alla Roma è costato 250 mila euro e contratto da 40 mila euro l’anno fino al 2025.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini