L’investimento dei Friedkin nella Roma da agosto 2020 ammonta a 534.8 milioni, compresi i 25.8 versati pochi giorni fa. La spesa iniziale per acquistare il club fu di 199 milioni, a cui vanno aggiunti i 335.8 iniettati a più riprese per le esigenze del working capital del gruppo. A gennaio sono stati spesi 2 milioni per gli arrivi di Maitland-Niles ed Oliveira e ne sono stati incassati altrettanti grazie all’addio di Ciervo.
I Friedkin comprarono la Roma nella notte tra il 5 ed il 6 agosto del 2020 spendendo 199 milioni così suddivisi: 63.4 milioni per l’86.6% del pacchetto azionario di maggioranza, 8.5 perle altre partecipazioni societarie detenute da AS Roma SPV, 111 milioni per rimborsare i finanziamenti soci in favore del club erogati da Pallotta e 16 milioni per i costi sostenuti in favore di Stadio TdV SpA, la controllata che si occupava del nuovo stadio a Tor di Valle.
Considerando che il primo finanziamento è avvenuto ad agosto 2020, i Friedkin hanno versato in media 18.7 milioni di euro al mese solo per la gestione del club. Il versamento più cospicuo è arrivato ad agosto 2021 e sono stati immessi 60 milioni, ma anche a dicembre ne sono stati versati 40. In questa stagione invece sono stati messi a disposizione 25 milioni a settembre, 10.9 ad ottobre, 10 a novembre, 15.8 a dicembre e 25.8 a gennaio.
Ecco perché la Roma potrebbe anche vendere qualche pezzo importante della rosa, soprattutto senza il mancato accesso alla Champions League. La situazione dei conti giallorossi non è florida, infatti l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2021 è di 322 milioni e questo fa pensare che i Friedkin dovranno mettere ancora tanti soldi nelle casse della società.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – A. Pugliese