Domenica, al termine della partita contro l’Udinese, sembrava cominciata una nuova luna di miele fra Mourinho e la rosa della Roma, ma sono bastati solo 4 giorni per far riportare indietro le lancette. «Qui c’è gente non ha una storia in Europa e gioca in modo superficiale». Non siamo alle accuse e alle rapide epurazioni dopo il 6-1 di Bodo, ma sono parole che fanno rumore.
Ancora di più se si riflette sul fatto che la famiglia Friedkin sta riflettendo se rinnovare il contratto al portoghese, che aspetta e spera, anche perché il pensionamento arabo non lo attrae. La palla, perciò, è sul campo della proprietà, che dialoga con Mou ma interpreta lo sport in modo diverso. Il portoghese, per parte sua, ha le idee chiare.
«Loro sono a un livello superiore. Io sono pagato per risolvere i problemi, visto che loro hanno anche altri interessi». A Trigoria spiegano come per una famiglia non cresciuta con il calcio, interfacciarsi con un tecnico che ha vinto 26 titoli emoziona il giusto. Per intenderci, gli 8 milioni di stipendio per il tecnico rappresentano una cifra importante, ma Dan Friedkin è quello che ha ingaggiato Leonardo DiCaprio per il suo ultimo film pagandolo 30 milioni. Come dire, altri livelli.
Due anni e mezzo di convivenza, però, hanno fatto capire che le provocazioni – alcune innocue, altre fastidiose – si metabolizzano meglio quando il cuore è altrove, basta però che questo non scaldi troppo l’ambiente. Cosa che qui succede, tanto da costringere il «Friedkin Group» a non accettare più commenti sui propri social (dedicati ad altro), diventati sfogatoi per tifosi non proprio oxfordiani.
Certo, la famiglia sa bene che tutti vorrebbero il rinnovo a vita per José, e questo sarà valutato. Così però come la qualificazione Champions, che finora i Friedkin hanno visto solo in tv. I 15 milioni incassati dalla Europa League finora, infatti, sono briciole al confronto del pasto degli “squali” evocati da Mou.
Ma da giovedì si riaffaccia anche una domanda: perché la Roma di Fonseca vinceva i gironi di Europa League e questa no? Dalla Svizzera (Young Boys) alla Svizzera (Servette), nelle chat che contano, ieri, giravano queste formazioni titolari. 2020-21: Lopez; Fazio, Kumbulla, Jesus; Karsdorp, Villar, Cristante, Peres; Perez, Pedro; Mayoral. 2023-24: Svilar; Llorente, Cristante, Ndicka; Celik, Bove, Paredes, Aouar, El Shaarawy; Dybala, Lukaku. Sicuri che la squadra sia peggiorata?
FONTE: La Gazzetta dello Sport – A. Pugliese