Celebrazioni, ricordi e complimenti. Ieri Rudi Voeller ha compiuto 60 anni e viene sempre sottolineata la sua dimensione di idolo. Sentimento che deriva dal fatto che ha sempre giocato in squadre di opposizione, dove ti vogliono bene anche se non copri con i trofei la foto ufficiale.
In Bundesliga è stato lanciato dal Werder Brema, in Italia poteva finire al Milan, ma ha rimandato il viaggio per poi dire di sì alla Roma. Nella prima annata non ingrana: soltanto tre gol in campionato. Dino Viola lo trattiene.
Nell’anno del Mondiale, capisce di essere diventato romanista a vita. Un anno dopo la Coppa del Mondo, sullo stesso prato dell’Olimpico perde la finale di Coppa Uefa contro l’Inter.
Al ritorno in Germania Voeller aveva scelto il Leverkusen, altro club lontano dall’establishment. Quando Uli Hoeness lo chiama al Bayern per il ruolo di d.s. lui declina l’offerta.
Si gode Roma quando ci torna spesso con la moglie, la coppia ha intenzione di viverci per buona parte dell’anno dal 2022, quando scadrà il suo contratto con il Leverkusen.
FONTE: La Gazzetta dello Sport