La rimozione della norma, inserita nel Decreto Dignità lo scorso luglio, che limita i contratti di sponsorizzazione dei club di Serie A con le società di betting: questa una delle richieste che partirà dal mondo del calcio al Governo per fronteggiare l’emergenza economica da Coronavirus.
Già l’Agcom aveva sollevato dubbi sul provvedimento, giudicato condivisibile nelle intenzioni ma sproporzionato nei modi. Anche perché due dei possibili esiti della norma sono quello del dirottamento di risorse sul gioco in nero e quello della penalizzazione degli operatori che agiscono correttamente sul mercato.
Il problema resta quello di trovare una soluzione fra l’esigenza di combattere il gioco compulsivo e quella di poterlo fare con strumenti diversi rispetto alla norma del Decreto.
FONTE: La Gazzetta dello Sport