Parli del derby romano e, come un ritornello, ti senti ripetere che alla fine il risultato più probabile è sempre il pareggio. Per non dover fare i conti con una scia di veleni e polemiche… Magari stavolta andrà anche così, però se vai a guardare i precedenti ti accorgi che spesso le chiacchiere non aderiscono alla realtà. Nelle ultime cinque sfide, infatti, non è mai uscita questa comoda ”X”.
Questo per dire che il derby si presta a una serie di luoghi comuni. Il più gettonato? È una partita che premia la squadra sfavorita. E anche in questo caso, basta fare un ripasso di storia, succede esattamente il contrario: quasi sempre vince lo squadra più forte. Quella di oggi è una sfida che, se non è di confine, vale comunque moltissimo. Per la Lazio e la Roma. E di conseguenza, ma forse soprattutto, per Sarri e Mourinho, che si trovano di fronte a un primo bivio.
Perché Sarri non può assolutamente permettersi di perdere. Dopo la delusione europea il sorpasso dei cugini potrebbe aprire un infuocato dibattito. All’esterno e probabilmente all’interno. Ma anche per Mourinho è un derby, se non decisivo, molto importante.
Perché finora il suo bilancio nella stracittadina è in rosso: due sconfitte e una vittoria. E soprattutto perché l’idea di una Roma a 5 punti dal cugini, fuori dalla zona Champions – e virtualmente al sesto posto considerando i risultati della Juve sul campo – potrebbe inquinare la bella atmosfera che si è creata per il cammino europeo.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – A. Vocalelli