Come un dottore Chris Smalling è intervenuto sulla difesa giallorossa per bloccare l’emorragia di gol subiti e farla tornare in salute. Il difensore inglese non è ancora nella forma migliore ma resta il punto di riferimento della difesa di Paulo Fonseca. Il tecnico ha fatto di tutto in estate per riportarlo a Trigoria e anche se l’inglese è incappato in qualche sbavatura non può che fare a meno di apprezzare anche i sacrifici che l’ex United sta facendo per essere utile alla causa giallorossa.
Perché Smalling dopo la distorsione al ginocchio che lo ha tenuto fermo per venti giorni facendogli saltare Benevento, Milan e Young Boys, non si è più fermato e ha giocato ben quattro gare consecutive nonostante non fosse al 100%. Cinquantasette minuti contro il Cska Sofia, ventisette contro il Cluj e novanta in Serie A con Fiorentina e Genoa.
“Smaldini”, come lo avevano soprannominato in Inghilterra, ha fermato l’emorragia di gol subiti: otto gol incassati nelle prime cinque partite della stagione (senza considerare naturalmente il 3 a 0 a tavolino contro il Verona), solamente uno negli ultimi quattro match. Da quando Smalling ha preso il comando della difesa.
Tre clean sheet consecutivi tra campionato e coppa non capitavano dalla stagione 2017/2018 (reti inviolate nelle ultime gare di campionato contro Cagliari, Juventus e Sassuolo), da quella Roma da sogno che arrivò terza in classifica e raggiunse la semifinale di Champions League dopo la storica rimonta contro il Barcellona.
Tre anni dopo ecco di nuovo tre partite senza prendere reti, ma soprattutto tre vittorie consecutive (già capitate in questa stagione) che hanno portato la Roma nella parte alta della classifica sia di campionato che di Europa League. (…)
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi