La Roma è andata vicina al tracollo per un’ora, ma nel finale ha sfiorato la vittoria. Il punto serve a poco visto che i giallorossi rimangono settimi. Resta, comunque, l’incapacità di Fonseca di battere avversari che precedono la sua squadra in classifica. E’ stato questo il limite più evidente in campionato. Nel finale un sussulto d’orgoglio, mostrando quel carattere che aveva smarrito domenica contro il Torino.
Fonseca ha mandato in campo la Roma migliore sperando di recuperare qualcuno per il Manchester. Gasperini invece ha rinunciato a Muriel, spesso letale. Nel primo tempo ritmi bassi con Fonseca che ha provato a superare le marcature a uomo e a tutto campo dell’Atalanta spostando Cristante dieci metri più avanti in fase di possesso.
Non è bastato visto che la squadra di Gasperini ha preso subito l’iniziativa. Freuler e de Roon hanno sovrastato Villar e Veretout. Davanti Dzeko è rimasto troppo isolato e la Roma non si è quasi mai vista dalle parti di Gollini. Le occasioni avute nel primo tempo hanno rimarcato la differenza in classifica tra le due squadre.
Pau Lopez ha dovuto fare tre parate prima di arrendersi. Nella ripresa Gasperini ha cercato il colpo del ko con Muriel e Pasalic e la mossa sarebbe stata azzeccata su il colombiano non avesse sbagliato un gol a porta vuota. Da lì la partita è cambiata perchè è arrivato il rosso a Gosens, il cambio Toloi-Zapata e il pareggio di Cristante con un grande gol da 28 metri. Alla fine Gollini decisivo su Dzeko e Perez.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. D’Ubaldo