Chi vivrà vedrà. Vedrà una Roma da sballo, se avranno tutti pazienza, lungimiranza e intelligenza. Dirigenti, allenatori e tifosi. Di crescere e legare a sé la mezza dozzina di magnifici talenti che fanno primavera in tutti i sensi possibili. Una covata che non si vedeva da anni, grazie ancora a quell’impareggiabile ostetrica di De Rossi padre e, anche qui, padre e madre in tutti i sensi possibili.
Partita che racconta in modo drammatico e in due tempi distinti quello che nella Roma è e molto presto non sarà più e quello che potrà essere e in parte già e. Il presente traballa, balbetta, fa una fatica immane, il futuro risveglia il boato di un Olimpico mai così depresso.
(…) Tre baby. Entrano e iniettano, ognuno a modo suo, quel saperci fare e quella sfrontatezza del non avere abbastanza passato e scimmie alle spalle. (…) Della scuderia Totti è Cristian Volpato. Un novembre 2003. Ne sentiremo straparlare(…). Edoardo Bove sa fare tutto in mezzo al campo, ha la stoffa del leader. Nicola Zalewski è uno che spacca. Non ha paura di niente (…). Non dimenticate Felix, altro 2003, stranito dall’aver fatto cose esagerate quando ancora non se lo poteva permettere. (…)
Il più forte di tutti, calciatore già fatto si chiama Giacomo Faticanti, luglio 2004. Titolare in tutte le Nazionali giovanili. Mou lo chiamerà presto. Sembra il ritratto di Daniele De Rossi? Vi sembra bene. Il centrocampista che manca come il pane alla Roma di Mourinho. Insomma, disperatevi pure per il presente ma esultate per il futuro. (…)
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. Dotto