Sono bastati 18 anni , a Felix Afena Gyan, per segnare per la prima volta con la maglia della Roma (19° nella graduatoria di tutti i tempi). Appena 7 minuti invece per sbloccare una partita strana e correre incredulo verso il suo mentore in panchina: «Mi è venuto a ricordare che gli devo comprare il paio di scarpe che gli avevo promesso – ridacchia Mourinho a fine gara il tecnico – Non è uno scherzo. Dovrò spendere 800 euro, perché costano tanto ma va bene così». Mentre il ragazzo, incredulo, a fine gara ringrazia compagni, allenatore, la mamma e dedica a tutti loro la splendida serata, José – sornione – si gode il colpo ad effetto. Semplice a dirsi, molto coraggioso a farsi. Perché l’escluso, Zaniolo, non è un calciatore qualsiasi.
La notte di Felix, cresciuto nell’Asante Kotoko e nell’EurAfrica Academy, offusca così l’esclusione di Nicolò. Due gol, uno più bello dell’altro. Il primo, calciando di prima intenzione su assist di Mkhitaryan. Il secondo con un tiro a giro da oltre 30 metri, da potenziale grande talento. «Penso che un giocatore debba avere l’opportunità di scegliere cosa sia giusto fare – gli fa scudo José – Un giorno il Ghana avrà un giocatore finito, non un ragazzino che deve imparare tanto. Non è tecnicamente un fenomeno ma nell’atto di tirare è bravo. Il suo fisico e l’umiltà poi, fanno il resto”
FONTE: Il Messaggero – S. Carina