Continua il lavoro della Roma sul fronte stadio, anche se in molti affermano di rilevare una certa freddezza da parte della nuova proprietà riguardo il progetto di Tor di Valle. Una domanda in merito a questo tema è stata fatta anche alla Sindaca Raggi, che ha fatto intendere che forse l’idea di spostare il progetto stadio potrebbe essere reale.«Per noi lo stadio della Roma si farà, ma è un’opera che viene portata avanti dai privati e quindi sono loro a dover scegliere dove farlo.
Ad oggi l’indicazione della precedente proprietà era di farlo a Tor di Valle, ma chiaramente siamo aperti al confronto con la nuova dirigenza. Noi ci mettiamo a disposizione, devono sussistere una serie di requisiti, però noi ci siamo» sono state le parole della Sindaca. Intanto però sembra che dal Dipartimento Sport sia arrivata una mail al Dipartimento Urbanistica del Comune riguardo chiarimenti su tre temi: rischio idrogeologico, flussi di traffico e applicazione della Legge sugli Stadi.
La maggioranza della Raggi però rimane spaccata ed è chiaro che il discorso si riduce alla sola volontà politica di portare avanti il progetto. Come sottolineato da Gaetano Papalia, a.d. della Sais, ex proprietaria dei terreni di Tor di Valle: «È solo una questione di volontà politica. I vincoli privatistici possono essere superati dal Comune. Ci troviamo di fronte a pretesti. Il pignoramento è ininfluente. Noi abbiamo sempre cercato di favorire il progetto».
Tutto confermato anche da Cristina Grancio, capogruppo del Misto in Assemblea capitolina: «Si è consumata una vergogna istituzionale intollerabile. Il dipartimento Urbanistica, il presidente municipale, i proponenti e l’As Roma, snobbano un municipio che, per numero di abitanti, rappresenterebbe la 13a città italiana. È un chiaro segnale che per la nuova proprietà Tor di Valle non è più una priorità…, mentre resta invece l’interesse del Comune a questa operazione solo per propaganda elettorale».
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini