E’ tutto un punto interrogativo. Quando arriverà? Come arriverà? Con chi arriverà? E poi: chi comprerà? Chi cederà? Chi coccolerà? Ancora: dove abiterà? Dove mangerà? Chi frequenterà? A Roma non lo sa praticamente nessuno, in parecchi bluffano e se ne approfittano ma, in realtà, la verità è barricata dietro al silenzio che regna a Trigoria.
E così, ovviamente, l’attesa cresce. E con essa proliferano ipotesi fantasiose, finti avvistamenti e dritte palesemente storte. Lui, Josè Mourinho, ogni tanto da Londra si diverte a postare sui social un messaggio, una foto, un like o un cuoricino in chiave romanista ma non dà concreti punti di riferimento.
Nell’attesa certezze poche, domande tante. A proposito: una certezza è che il suo sbarco a Roma sta assumendo sempre più i connotati di un evento e in tal modo, vedrete, verrà trattato. Come, dove, quando? È tutto un punto interrogativo, o no?
Si sa con certezza, comunque, che tra un impegno e l’altro da opinionista per gli Europei, il portoghese si è messo in contatto con un sacco di giocatori, che ha dato disposizioni, consigli, suggerimenti, ordini. Ha cominciato a lavorare per la Roma pur non essendo ancora mai venuto a Roma. Un Mourinho in smart working (con tanto di accurata rassegna stampa quotidiana sulla Roma proveniente dall’Italia), verrebbe da dire.
FONTE: La Repubblica – M. Ferretti