Sintomi: mal di gol. La Roma a due facce, che vola in Europa e fatica in campionato, si ritrova alla sosta al sesto posto in classifica, a cinque punti di distanza da Juventus e Atalanta. Colpa di una serie di risultati deludenti raccolti nell’ultimo mese in Serie A, a fronte della cavalcata europea che l’ha portata ai quarti di finale con l’Ajax. Prendendo in analisi le ultime sei giornate, il dato relativo alle reti giallorosse nel torneo domestico è allarmante: quattro reti segnate tra il ventitreesimo e il ventottesimo turno, sette quelle subite.
La media-gol realizzati a partita è inferiore all’1 (0,66), quella dei gol incassati di poco superiore (1,16). Dal pareggio senza gol di Benevento del 21 febbraio alla sconfitta casalinga col Napoli arrivata un mese più tardi, i ragazzi di Paulo Fonseca hanno raccolto sette punti, frutto di due vittorie, tre sconfitte e un pari. Ne hanno approfittato Juventus, Atalanta e Napoli, e i giallorossi che prima della trasferta in terra campana erano terzi, si sono visti sorpassare in classifica dalle rivali dirette nella corsa al quarto posto.
La macchina da gol vista fino a trenta giorni fa si è inceppata. Non in Europa League (otto gol nelle ultime tre partite), ma in campionato sì. Lo dimostra il fatto che la Roma ha il secondo peggior attacco della Serie A nel periodo preso in esame: solo il Benevento, con tre reti all’attivo, ha fatto peggio di Dzeko e compagni. Persino Cagliari, Parma e Crotone, che occupano gli ultimi tre posti nella classifica generale, sono riuscite a fare meglio (rispettivamente 7, 11 e 9 gol segnati nell’ultimo mese).
Un dato che deve far riflettere, e che va di pari passo con la difficoltà a trovare la porta degli attaccanti romanisti. Anche squadre che occupano la parte medio-bassa della classifica, come Fiorentina (13 reti segnate, 10 subite), Bologna (10 all’attivo, 8 al passivo) e Genoa (6 e 6) hanno fatto meglio dei giallorossi, non solo in attacco, ma anche per quanto riguarda la differenza reti.
Quella della Roma dice +9 in totale (51 gol fatti, 42 incassati), ma fa registrare un -3 nell’ultimo mese di campionato. L’arma in più della banda Fonseca nella prima parte di stagione, la facilità di andare a segno o perlomeno di rendersi pericolosa nei pressi della porta avversaria, ora è un miraggio. Persino chi nell’ultimo mese ha giocato una partita in meno è riuscito a fare più gol: è il caso di Inter (11 reti in cinque partite), Sassuolo e Torino (entrambe a quota 9) e Lazio (6). (…)
FONTE: Il Romanista – L. Latini