(…) L’aria che tira intorno al Campidoglio sembra diversa per la Roma sul fronte del nuovo stadio che dovrebbe nascere a Tor di Valle. Dalla benevolenza ufficiosa del nuovo governo centrale (guarda caso «giallorosso») fino al prossimo reinsediamento di Marcello De Vito come presidente dell’Assemblea capitolina (la sua posizione appare assai meno compromessa di quanto si temeva), le possibilità che il nuovo impianto possa vedere la luce aumentano. Non è un caso che ieri l’assessore allo Sport Daniele Frongia si sia esposto.
«La volontà politica del Campidoglio è di andare avanti – ha detto a Teleradiostereo – . A breve ci saranno dei nuovi incontri per riprendere l’iter» (…). Chi può solo esultare se il Campidoglio sbloccherà la vicenda è anche Eurnova, la società di Parnasi che possiede i terreni su cui dovrebbe sorgere l’impianto. Fin quando infatti il Comune non darà l’ok definitivo al progetto, il presidente Pallotta non pagherà i 7 milioni di anticipo per l’area, che a saldo arriverà a costarne circa un centinaio (…).
Adesso i proponenti si aspettano a breve una nuova convocazione per licenziare prima la Convenzione Urbanistica e poi la Variante al Piano Regolatore. Se però ad ottobre ci fossero ulteriori tergiversazioni, oltre ad intraprendere la causa per danni nei confronti del Comune, la Roma potrebbe prendere in considerazione l’ipotesi di spostare il progetto a Fiumicino (l’area in questione è stata visitata più volte), anche per salvare parte dell’investimento di circa 80 milioni finora messo sul piatto (…).
FONTE: La Gazzetta dello Sport