Tripi gioca sempre. È una delle certezze della prima Roma di Mourinho. In che posizione non importa. Anzi, meglio se fuori ruolo: perché un giocatore lo vedi dal coraggio, dalla fantasia… e dalla capacità di adattarsi alle circostanze.
Il più grande dei 2002 di Trigoria, ennesima scoperta di Bruno Conti che l’ha pescato dal Palocco, ha vissuto un ritiro con i grandi da vero protagonista. E, soprattutto, lontano dalla sua zona di comfort: in difesa, anziché a centrocampo.
In Primavera capitan Tripi è stato sempre utilizzato come mediano. In quattro occasioni (emergenza) è arretrato sulla linea di difesa per fare coppia con Buttaro. Ma i suoi partner ideali sono sempre stati Bove e Milanese. Lui in mezzo, “alla De Rossi”, gli altri ai suoi lati. Ha una grande testa – dicono di lui gli scovatori di talenti – e una capacità notevole di leggere il gioco con anticipo.
Vista la moria in difesa, però, in tutte le amichevoli pre-stagionali dei giallorossi Tripi ha agito come terzino. A destra nell’esordio contro il Montecatini, a sinistra contro Ternana, Triestina e Debrecen vista la contemporanea assenza di Spinazzola e Calafiori.
Il ragazzo ha un record: dei 28 calciatori visti nei vari test, è l’unico ad aver sempre giocato titolare. Mourinho l’ha inserito nella distinta 4 volte su 4 anche per premiare un atteggiamento positivo durante gli allenamenti.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. Marota