Arrivato in sordina e con una valutazione di 4,45 milioni di euro nell’ambito dello scambio che ha portato Skorupski al Bologna, Mirante si è preso per la seconda volta dal suo arrivo la porta della Roma. L’estremo difensore di Castellammare di Stabia è stato scelto da Fonseca come titolare nelle prime tre partite del campionato e le prestazioni del classe 1983 hanno ripagato la scommessa del tecnico portoghese, che ha deciso di accantonare momentaneamente Pau Lopez dopo il grave errore commesso nel match europeo con il Siviglia e le incertezze dimostrate anche nelle amichevoli che hanno preceduto l’inizio della stagione. Mirante già nella breve gestione di Ranieri aveva trovato la titolarità per sostituire un esitante Olsen e ora, a meno di un nuovo exploit del collega di reparto spagnolo, è destinato a giocare con continuità, puntando anche a strappare il rinnovo del contratto, che attualmente è in scadenza nel giugno del 2021.
L’idea di Fonseca è quella di continuare a puntare sul trentasettenne per le gare di Serie A, provando a recuperare Pau Lopez negli impegni di Europa League, già a partire dall’esordio nel girone in casa dello Young Boys. L’ex Betis ha rifiutato in extremis la proposta dell’Everton, dove poi è finito negli ultimi minuti di mercato proprio Olsen, che inizialmente voleva giocarsi le sue carte nella Capitale, prima di capire che però con Mirante e Pau Lopez non c’era spazio e che rischiava di scaldare la panchina.
Nonostante qualche acciacco fisico tra spalla e ginocchio (lesione al menisco mediale del ginocchio sinistro) avvertito nello scorso campionato, Mirante è un portiere di estrema affidabilità, capace di disimpegnarsi con la palla tra i piedi e soprattutto di regalare una maggiore tranquillità al reparto difensivo, a volte rimasto spiazzato per le mancate uscite di Pau Lopez. Il portiere campano ha trovato una nuova giovinezza e anche per questo non ha nessuna intenzione di appendere gli scarpini al chiodo per iniziare la carriera da preparatore dei portieri, una proposta che gli aveva fatto De Rossi.
Sul fronte dirigenziale la famiglia Friedkin continua nel suo lavoro di ricerca di figure che possano essere inserite ai massimi vertici dell’organigramma, con Marc Watts che in questo periodo è quasi completamente impegnato nelle vicende giallorosse ed ha messo da parte gli altri impegni all’interno del gruppo imprenditoriale texano. L’obiettivo della proprietà è di nominare un nuovo direttore sportivo entro breve, possibilmente prima della fine del mese, e quella che inizierà sarà una settimana importante per capire il destino di Paratici, un dirigente che a lungo è stato accostato alla poltrona vacante sin dal licenziamento di Petrachi.
Il 15 ottobre si terrà infatti l’assemblea degli azionisti della Juventus e sarà quella la data in cui si capirà definitivamente se Agnelli vorrà separarsi o meno dal Chief Football Officer bianconero, che comunque al momento non sembra la prima scelta dei Friedkin, più orientati su un profilo internazionale. Rinviata di un giorno la ripresa degli allenamenti a Trigoria: domani tampone per tutti e poi martedì in campo aspettando i nazionali.
FONTE: Il Tempo – F. Biafora