Eccolo che ritorna il rumore dei nemici. Silenzioso soltanto per chi fa finta di nulla. Se c’è di mezzo Mourinho, però, è impossibile non sentirlo. Un brusio che sin dai tempi del Triplete non lo ha mai abbandonato, pronto a ricomparire nei crocevia, nelle svolte, nei momenti clou. Quando si arriva ad un bivio e c’è da scegliere: chi sta con José, bene. Chi non lo fa, meglio.
Più sono i nemici, infatti, e più lo Special alza i muri attorno alla sua famiglia. È tornato a farlo sabato sera quando, secondo in classifica per una notte, ha voluto togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Le critiche (lecite) per l’eliminazione dalla coppa Italia per mano della Cremonese non gli sono andate giù. E alla prima occasione non ha fatto prigionieri. Dentro al calderone dei suoi strali ci sono tutti. Media, tifosi e club: “Ogni infortunio o squalifica per noi è un problema. Il tifoso non lo capisce ma è normale. La stampa lo capisce ma alcuni fanno finta di non capire”.
E poi, per rendere la pillola ancora più amara, i giudizi in serie su Solbakken e Camara, oltre alla stilettata a Belotti. Non si è fatto mancare nulla. Spia di un momento delicato. Dentro e fuori Trigoria. Perché Mou ha preso le distanze anche dalle questioni legate a Zaniolo e Smalling, lasciando intendere – senza molti sottintesi – che è stanco di doversi occupare di tutto: “Nicolò è un problema della società e per Chris non posso fare nulla“.
FONTE: Il Messaggero – S. Carina