A settembre, chiunque passasse dalle parti di Trigoria assicurava che il destino di Paulo Fonseca, con l’avvento della nuova proprietà, fosse segnato. Circolavano addirittura i nomi dei sostituti, Sarri per molti, Allegri per altri: agenti e operatori di mercato concordavano sul fato che l’avventura romana di Fonseca fosse arrivata ormai alle battute finali.
Ma il tecnico giallorosso ha spazzato via le voci su un suo possibile addio. La moglie Katerina Ostroushko non ha mai smesso di studiare italiano, quasi tutti i giorni, con un’insegnante personale. Con una convinzione, la stessa del marito: l’Italia sarà la loro casa ancora a lungo.
Dei giocatori non è amico, ma ci parla: se la Roma è arrivata a Natale terza è anche grazie alla svolta del modulo, quel 3-4-2-1 nato dopo un confronto serrato con la squadra, che aveva forti dubbi sul sistema iniziale e sull’idea di calcio che Fonseca aveva inizialmente in testa. Lo ha ammesso lui stesso, che a differenza di altri ha saputo cogliere i segnali e cambiare:
A gennaio i Friedkin pensano di regalargli un terzino destro. La prima scelta Bryan Reynolds non è un affare sfumato ma quasi. L’alternativa è Brandon Soppy, 18enne del Rennes trattato già a novembre, anche se ora è in vantaggio il Lione.
FONTE: La Repubblica – M. Pinci