Tiago Pinto sa perfettamente cosa serve alla Roma, dove la squadra deve essere rinforzata, quali sono i giovani da cedere sul mercato di gennaio. Ne parla tutti i giorni con Mourinho. Il direttore generale lavora costantemente per preparare il mercato che verrà, senza soste, sapendo quelle che sono le esigenze del tecnico e le disponibilità della società. A gennaio lo Special One sarà accontentato, anche se non sarà un mercato facile, con tante operazioni portate avanti tra parametri zero e giocatori vicini allo svincolo.
La Roma ha due esigente: il terzino destro e il centrocampista centrale forte fisicamente. E per quei ruoli ha due priorità: Dalot e Zakaria. Il primo Mourinho lo conosce bene, per lui il trasferimento in prestito è un’ipotesi praticabile, considerato che nel Manchester United è finito in panchina. In quel ruolo l’alternativa resta Pedersen del Feyenoord, mentre sembra molto difficile che decolli la trattativa con la Sampdoria per Bereszynski. La richiesta di Ferrero è stata molto alta, anche ipotizzando l’inserimento di qualche giovane in prestito nell’operazione.
Dalot ha già dato la disponibilità al trasferimento in giallorosso, i due club stanno lavorando per trovare l’accordo sulla base di un prestito con diritto di riscatto a 15 milioni. L’altra esigenza è dalla scorsa estate a centrocampo. Mourinho è costretto a far giocare sempre gli stessi. Cristante e Veretout non si fermano da inizio stagione. La priorità resta lo svizzero Zakaria, che ha già dato la sua disponibilità alla Roma, ma non sarà un’operazione facile.
Innanzitutto perché bisognerà trattare con il Borussia Mönchengladbach, che vorrà un indennizzo anche se il centrocampista andrà in scadenza a giugno, e poi perché Zakaria ha da poco cambiato procuratore, cercando di monetizzare al massimo quello che sarà il trasferimento più importante della sua carriera, con tanti club di prima fascia che sono interessati. L’alternativa può essere Florian Grillitsch, 26 anni, anche lui in scadenza di contratto a giugno con l‘Hoffenheim.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. D’Ubaldo