Pallotta, dopo aver tuonato contro gli arbitri via Twitter, è pronto a ricevere i dirigenti della Roma a Boston per approfondire alcune tematiche commerciali e altre tecniche relative al settore giovanile, dove è in corso una riorganizzazione in seguito all’addio di Tarantino (ci sarà anche una promozione per Manuel Marzocca, responsabile del convitto del settore).
Intanto dalle pieghe del bilancio 2018/19 è emerso che la Corte di Appello di Milano, riformando parte della sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Milano, ha parzialmente accolto l’appello proposto dal professor Filippo Lubrano, consigliere di amministrazione e avvocato della Roma tra il 1992 e il 2000. La Corte ha condannato la Roma al pagamento di 1.079.740 euro, ma a fronte della sentenza emessa il 17 maggio scorso, la società ha attivato la manleva nei confronti di Unicredit, in ragione degli accordi stipulati all’epoca dell’acquisizione delle quote di maggioranza nel 2011.
Sarà quindi il gruppo bancario a dover corrispondere questa somma all’avvocato, che ha lavorato per il club durante l’era Sensi. Un altro documento reso disponibile dopo il cda di venerdì è quello sulle remunerazione dei dirigenti: al Ceo Fienga spetta uno stipendio lordo annuo di 840mila euro, oltre a bonus per un massimo di 250mila euro in base al raggiungimento da parte della società di determinati risultati economici e sportivi.
Lo stipendio del Vicepresidente esecutivo Baldissoni, a cui è stato esteso il contratto fino al 2021, ammonta invece a 752mila euro a stagione (più 250mila euro di bonus, non scattati l’anno scorso). All’amministratore delegato uscente Gandini è stata riconosciuta un totale di quasi 857mila euro a titolo di transazione dopo la risoluzione del contratto. Nell’accordo d’addio di Monchi è stato stabilito che al ds spagnolo non è dovuto altro oltre a quanto previsto fino alla risoluzione.
FONTE: Il Tempo – F. Biafora