La rivoluzione della Roma è già partita e l’artefice è la famiglia Friedkin , che in poco meno di due anni è riuscita a dare un nuovo impulso ed a riportare un trofeo a Trigoria dopo 14 anni. L’avventura di Dan Friedkin è iniziata ufficialmente il 6 agosto 2020, dopo aver pagato 199 milioni per l’acquisizione del club. Ad oggi, i proprietari hanno investito quasi 370 milioni ed il numero è destinato ad aumentare. Inoltre, ora si sta cercando di uscire dalla Borsa e per questa operazione verranno immessi altri 35 milioni.
L’8 luglio, in questo senso, ci sarà il “redde rationem”, ma in ogni caso, qualora i piccoli azionisti non aderissero all’offerta della proprietà, l‘addio a Piazza Affari avverrà comunque. I Friedkin hanno completamente rivoluzionato la Roma ed anche la campagna acquisti, infatti si va dalla cancellazione delle commissioni e delle intermediazioni per i calciatori in uscita al tetto del 10% per quello in entrata.
Inoltre, c’è da considerare l’arrivo di Mourinho, al quale è stata concessa carta bianca. Sono cambiati quasi tutti i vertici della società ed è stato abbandonato il progetto Tor di Valle per concentrarsi su Pietralata per quanto riguarda la costruzione dello stadio.
Le imposizioni della UEFA rimangono, così come il bilancio in passivo, motivo per cui bisognerà ridurre ulteriormente il monte ingaggio. Nonostante questo, i Friedkin non si sono mai tirati indietro e nella scorsa stagione la Roma è stato il club italiano ad aver speso di più (quasi 84 milioni). “Siamo convinti che la Roma possa crescere ancora e arrivare presto ai massimi livelli” , le parole di Dan. Il futuro, forse, è già qui.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini