È stato un risveglio tra le polemiche, quello dei tifosi giallorossi. Non solo per la sconfitta contro il Torino, che ha aperto la prima vera crisi dello Spalletti 2.0, ma soprattutto per l’intervista rilasciata da Ilary Blasi alla Gazzetta dello Sport, in cui la signora Totti ha definito il tecnico giallorosso «un piccolo uomo» per il trattamento riservato lo scorso anno al capitano. Un argomento che, nei palinsesti delle radio romane e sui social network, ha oscurato anche la crisi tecnica che sta vivendo la squadra. Come in tutte le vicende romaniste, infatti, si sono creati più partiti: da una parte quelli che hanno criticato le parole della showgirl e dall’altra quelli che ne hanno apprezzato la franchezza. «Ma se Ilary non è d’accordo con Spalletti perché non va lei ad allenare la Roma?», la domanda di un tifoso su Twitter, corredata da un fotomontaggio che ritrae il volto della Blasi sul corpo dell’allenatore. Il risultato è esilarante, anche se non tutti i tifosi romanisti l’hanno presa con ironia. «Ci mancavano solo le parole di Ilary – il commento di un altro tifoso su Facebook -, in un momento di grande difficoltà per la squadra». «Ha fatto bene – la risposta di un altro romanista -: ha detto quello che tutti pensano».
Chi non ha avuto alcun problema a schierarsi, in questa vicenda, è Giovanni Trapattoni. L’ex tecnico della nazionale ha condannato fermamente le parole della presentatrice: «Ho sempre detto ai calciatori – le sue parole a tuttomercatoweb.com – che le mogli devono rimanere al loro posto e non interferire nelle questioni di campo. È chiaro che devono essere al fianco del marito e sostenerlo, ma se si mettono a parlare delle questioni di campo diventa un caos». Più cauto Massimo Ghini. L’attore, grandissimo tifoso romanista, pensa più al bene della squadra: «Non è il momento di fare polemiche, soprattutto in un momento così difficile per la squadra. Ilary è una donna simpatica e molto spiritosa, ha detto quello che sentiva: ognuno di noi, quando fa un’intervista, si assume la responsabilità di quello che dice. Spero che tutto ciò sia da stimolo per la squadra, che si è persa per strada. A Francesco, che io chiamo “sua altezza serenissima”, voglio fare gli auguri per i suoi 40 anni e sono felice di abbracciarlo idealmente». Anche Giulio Scarpati mantiene un profilo basso: «Non mi sembra corretto entrare in vicende personali, che esulano dal calcio. Piuttosto sono preoccupato per il momento della squadra, a cui servirebbe una seduta di psicanalisi. Sembra sempre che aspettino che qualcuno gli risolva la partita. È possibile che sia sempre colpa dell’allenatore? È successo lo stesso anche con Rudi Garcia». Nessuna polemica nemmeno da parte di Flavia Pennetta, amica sia di Totti sia di Ilary, invitati al suo matrimonio con Fabio Fognini: «Non voglio entrare in queste discussioni – le parole dell’ex tennista -: l’unica cosa che mi sento di fare sono gli auguri a Totti per i suoi 40 anni».