I precedenti non sono beneauguranti. Il 17 settembre scorso infatti, prima e dopo la sfida di Europa League fra Leicester e Napoli, si sono registrati scontri violenti fra le due tifoserie, che portarono a 12 arresti e al sequestro di oggetti pericolosi.
Adesso, con 1.600 tifosi romanisti in arrivo, è ovvio che l’allerta sia alta, anche se non si può ancora parlare di allarme rosso. Se alcuni giallorossi arriveranno già oggi in Inghilterra, il grosso degli ultrà sbarcherà giovedì con tre charter, che ripartiranno subito dopo la partita. A differenza di altre gare europee, i biglietti stavolta saranno nominali e si potranno ritirare solo in un “meeting point” che sarà allestito giovedì.
La Digos, come sempre, veglierà per far sì che tutto proceda senza problemi, ma è inutile dire che l’Inghilterra evoca i terribili incidenti occorsi contro gli ultrà del Manchester United nell’aprile 2007 (sia in Inghilterra che a Roma) e nell’aprile 2018, che portò il tifoso dei “reds” Sean Cox a cadere in coma, prima di affrontare una lunga riabilitazione. In quelle due occasioni, dalle coltellate agli scontri in strada, le frange più violente di entrambe le tifoserie dettero il peggio. Anche per questo a Leicester l’attenzione sarà grande.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – S. Boldrini
https://tuttoasroma.it/ultime-notizie-as-roma/as-roma-calcio-giocatori-3/interviste/zaniolo-vincere-un-trofeo-sarebbe-un-punto-di-partenza-con-mourinho-abbiamo-piu-possibilita/