Se giocasse sempre contro la Roma, sarebbe il capocannoniere della Serie A. Borriello ha segnato cinque reti nelle ultime quattro partite di campionato da ex con i giallorossi, indossando tutte maglie diverse: Genoa, Carpi, Atalanta e Cagliari. Un gol ogni 67 minuti è un ritmo alla Messi versione Champions League (1 ogni 45′), oltre che una prova da mostrare orgoglioso a quel Ranieri che ai tempi nella capitale lo lasciava seduto in panchina e lui, «mister 25mila gol», metteva il broncio. Dal famoso sfogo sono passati sei anni e nel frattempo l’attaccante ha pensato bene di farla pagare ai giallorossi timbrando sempre il cartellino: una vera e propria legge dell’ex che non conosce margini d’errore nel suo caso. Almeno dalla stagione 2012-13 in poi. Spalletti lo ha definito «un giocatore dal profilo internazionale», e sa bene che Borriello – autore di 9 reti in rossoblu quest’anno – gli potrebbe regalare un altro dispiacere. Già nella sfida d’andata il napoletano aveva lasciato il segno, riaprendo la sfida dopo i centri di Perotti e Strootman: grazie al suo sinistro, la rimonta è iniziata ed è stata poi completata da Sau. Il vizietto della punta del Cagliari è un’abitudine consolidata, ma non solo con la Roma: beffa tutte le sue ex squadre, compresa la Juventus con cui ha vinto uno scudetto.
Nell’ultima giornata ha fatto addirittura doppietta al Genoa, club con cui ha giocato 73 partite e ha realizzato 31 reti. Contro, invece, ne ha fatte 7 in 11 match. A leggere i numeri si direbbe un vero esperto d’ingratitudine. Il bomber specializzato in gol da ex sarà un pericolo per la super difesa della Roma, che ritroverà i suoi elementi migliori e si schiererà a tre: Rudiger, Manolas e Fazio dovranno fare buona guardia sull’attaccante che «vede la porta come pochi in Italia», parola dell’allenatore Rastelli. I giallorossi hanno subito appena 18 reti in campionato (solo 7 in casa), due in più della Juventus, ben 26 in meno del Cagliari. Spalletti dovrà fare a meno del suo amuleto Juan Jesus (con lui non ha mai perso in A), squalificato, ma oltre a Florenzi e Salah la rosa è al completo, per cui potrà schierare la formazione-tipo. In attacco dovrebbe ritrovare una maglia dal 1′ Perotti al posto di El Shaarawy, a sostegno di Dzeko assieme all’insostituibile – e pure lui ex – Nainggolan, che ha il piede caldo ma i tifosi sardi (per ora) non lo sanno. In mezzo si rivede la coppia Strootman-De Rossi, mentre sugli esterni Peres con Palmieri.