Ci sono trattative di calciomercato che possono trovare la strada giusta o un indirizzo più plausibile proprio quando tutto potrebbe apparire fermo. È Il che non bisogna far calare l’attenzione. Il futuro di Davide Frattesi avrebbe potuto trovare il nome della nuova squadra l’altro ieri: o vivere una fortissima accelerata.
Sarebbe stato il finale più scenografico, appena dato il “su il sipario” della nuova stagione. Gli attori cerano quasi tutti. Giovanni Carnevali e Giovanni Rossi, ad e ds del Sassuolo, il club che detiene il cartellino del centrocampista. E poi Giuseppe Marotta, ad dell’Inter, Giuseppe Riso, il manager del calciatore, arrivato come in tutte le suspance che si rispettino verso le otto di sera, quando gli altri protagonisti erano li da un bel pezzo. Mancava il general manager della Roma Tiago Pinto. Qualche tifoso ha provato a scherzare: “Magari non c’è proprio quello che prenderà Frattesi”.
Quello che però sicuramente si può dire è che Davide Frattesi all’Inter o alla Roma – perché poi di questo si tratta stando alle grandi e piccole manovre degli ultimi giorni – possa essere decollato dall’altro ieri. Perché ci sono state parole, incontri di persona e telefonici. Siamo entrati nella fase due. Ora è molto probabile che inizi la settimana in cui si potrà entrare nel vivo della questione. La valutazione è 40 milioni: l’Inter pensava di chiudere con Mulattieri e 23 milioni, ma non basterà.
La posizione della Roma è stata spiegata al Sassuolo senza veli, tra i due club il rapporto si è consolidato nel tempo con le numerose operazioni di mercato concluse. Se Frattesi vale 40 la Roma incassa il 30 per cento della rivendita (12 milioni). Se invece si ragiona sui 30 milioni, l’operazione per Pinto diventa fattibile, tra quel 30 per cento da scontare (quindi 9-10 milioni), l’operazione Volpato-Missori (altri 10 milioni) che diventerebbe una sorta di acconto già versato, per arrivare ad un costo cash sostenibile a fronte di un valore tecnico importante. Frattesi, che all’Inter andrebbe volentieri ma che non ha mai potuto negare a se stesso come il cuore batta giallorosso.
FONTE: Il Corriere dello Sport – F. M. Splendore