José Mourinho attacca frontalmente l’arbitro Di Bello e il “varista” Di Paolo per la gestione della partita. E le parole accendono gli animi. “Mi sembrava impossibile uscire da qui con un risultato positivo, nonostante la mia squadra abbia giocato non bene, benissimo. Dopo la partita di giovedì e contro una grande squadra come il Napoli, questo match sembrava l’Everest. Abbiamo avuto qualità, carattere, condizione fisica e mentale assolutamente incredibili. Volevamo di più, ma è stato impossibile. Nel calcio tutte e due le squadre hanno il diritto di giocare per vincere le partite, che lottino per lo scudetto, il quinto posto o la salvezza. Stavolta ci è stato tolto questo diritto“.
Continua il tecnico giallorosso: “Il campionato si decide anche se gli arbitri sbagliano a favore delle squadre che giocano per lo scudetto. Non voglio parlare troppo, ma in qualche momento della gara ho sentito anche un po’ di vergogna per essere lì. Manca un’espulsione a Zanoli per una seconda ammonizione. Poi Meret su Zaniolo è rigore, ok che il portiere fa la parata prima, ma dopo la palla è lì libera per Nicolò e c’è il contatto con il portiere. A me, in generale, basta un po’ di rispetto. Vogliamo avere il diritto di lottare per vincere la partita. Purtroppo c’erano Di Paolo e Di Bello, con questo arbitro sono dieci partite che non vinciamo. Siamo fortunati che non ha trovato nulla nell’azione del nostro gol. Ogni volta che il pallone era in area del Napoli, prima della possibilità di fare gol per noi, fischiava fallo. Il prossimo anno torneremo qui, speriamo di non ritrovare Di Bello e Di Paolo“.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini
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