E’ virtualmente fatta. Virtualmente, perché mancano ancora i papiri ufficiali, con tanto di firme in calce sui nuovi contratti. Ma ormai il primo rinforzo per Sinisa Mihajlovic è in arrivo. L’intesa tra tutte le parti è stata trovata. Juan Iturbe giocherà nel Toro. E si allenerà alla Sisport già nei prossimi giorni. Il 2017 si apre dunque con una buona notizia, per i granata. L’accelerata data dal Torino alle trattative con la Roma sul finire dell’anno ha trovato nella giornata di ieri le conferme attese. Iturbe sta già tornando in Italia per cominciare appena possibile la sua nuova avventura. Domenica, a Reggio Emilia, per il primo incontro del nuovo anno, contro il Sassuolo, ci sarà anche il paraguaiano. In panchina, naturalmente. Ma pronto a battezzare a gara in corso i suoi primi minuti con Mihajlovic. E adesso entriamo nei dettagli della vicenda.
IL PERICOLO PER IL TORO – Le pressioni di Mihajlovic e la necessità per il Torino di mettere le mani al più presto su un rinforzo di primo piano per il settore offensivo hanno rappresentato la molla decisiva, insieme con una valutazione strategica di non poco conto. Il club granata aveva infatti già ottenuto il primo sì di Iturbe, il via libera dell’attaccante al trasferimento, ma senza certezze assolute: cotanta disponibilità era comunque condizionata ai voleri della Roma. E fin da subito il ragazzo ha voluto ribadire il suo grande rispetto per la società che due anni e mezzo fa investì addirittura 26 milioni, commissioni comprese, per strapparlo alla Juventus al termine di un lungo braccio di ferro, per la gioia del cassiere del Verona. E così, mentre Iturbe attendeva novità in patria (per le festività natalizie era tornato in Paraguay), la Roma registrava una serie di offerte interessanti per l’attaccante: dal Genoa (nonostante l’esito dell’affare Rincon, trattato dai giallorossi, ma infine andato alla Juve), dal Bologna, nonché da diverse società spagnole e francesi. Tutto questo ha messo in allarme il Torino: troppo grande, infatti, stava diventando il rischio di venir superati a destra, al dunque, dopo essere scattati per primi, nelle scorse settimane, e aver acquisito uno netto vantaggio. Meglio accelerare ed evitare di arrotolarsi all’infinito dietro richieste di sconto sempre più improbabili, insomma. Indi per cui, ecco la svolta. Il Torino ha accettato di acquistare anticipatamente Iago Falque dalla Roma per 6 milioni: la qual cosa rappresentava la condizione posta dal club giallorosso, con logico costrutto, affinché Iturbe potesse venir prestato al Toro. Toro che, in estate, aveva preso lo spagnolo in prestito con diritto di riscatto, nell’ambito dell’operazione Ljajic (acquisto per 9 milioni, bonus compresi). E poi aveva conquistato in affitto anche Castan, sempre dalla Roma. La società della Capitale non poteva continuare a prestare giocatori all’infinito: ça va sans dire. Per il Torino, acquistare a 6 milioni un giocatore rinato, giovane e utile come Iago (già autore di 8 gol e 3 assist in campionato) appare comunque una mossa elogiabile, al di là dell’aspetto temporale (l’anticipo e l’obbligo della spesa). Il Torino non ha ottenuto sconti, come sperava, ma può ugualmente sorridere. E Iturbe, allora?
NUOVI CONTATTI PER TUTTI – Iturbe sbarcherà oggi nella Capitale, di rientro dal Paraguay. Parlerà con la dirigenza e con Spalletti, ribadirà la sua scelta – in linea anche con le esigenze della Roma – e poi si metterà in moto l’ultima fase: la stesura dei nuovi contratti, ivi compreso quello relativo a Iago (cessione al Torino, con ratifica del nuovo legame che legherà lo spagnolo ai granata almeno fino al 2020: ma già si parla di prolungamento fino, quantomeno, al 2021). Dal canto suo, Iturbe passerà al Toro in prestito gratuito, con diritto di riscatto prefissato a 12,5 milioni. Nei piani del club granata tutto questo giro di carte, di incontri e di firme dovrebbe sviluppar- si in un arco temporale davvero ristretto, affinché Iturbe possa approdare a Torino tra domani e dopodomani, al più tardi. Così da mettersi prima possibile a disposizione di Mihajlovic, che avrà finalmente un’alternativa di valore in più, quando soppesa le scelte di formazione al fianco di Belotti, tra lo stesso Iago (che mercoledì compirà 27 anni) e Ljajic. Dopo la splendida annata 2013-2014 a Verona (8 gol e 5 assist in 33 presenze in campionato), Iturbe si era un po’ perso, trovando poco spazio a Roma e ancor meno nel Bournemouth, nel primo semestre del 2016. Adesso può rilanciarsi in modo fin stupefacente, sulle orme proprio di Iago, e di Ljajic, e di Castan. Il conto alla rovescia è iniziato.