«Non abbassate la testa, tenetela alta, perché l’unica razza che esiste è quella umana. Siamo tutti fratelli». Juan Jesus torna a prendere una dura posizione contro il razzismo.
«Se domani mi chiedessero di stare in prima fila in questa lotta ci andrei e con orgoglio. Così come sarei pronto per primo ad un gesto forte in caso di manifestazioni razziste durante una partita», spiega il difensore della Roma
Juan Jesus ha ripercorso il caso di Andrea Dell’Aquila, il 36enne di Civitavecchia condannato con un daspo di tre anni e una denuncia per stalking e minacce aggravate (oltre ad un daspo vitalizio da parte della Roma per le partite casalinghe dei giallorossi), dopo gli insulti via social al difensore brasiliano.
Il giocatore, poi, ha raccontato anche come in passato abbia ricevuti insulti simili anche da altre persone, compreso un ragazzo molto giovane che intendeva denunciare.
FONTE: La Gazzetta dello Sport