L’appello di Mou, riguardo ad un confronto sui progetti futuri, vuole una risposta. Difficile che sta pubblica, conoscendo la riservatezza dei Friedkin: per questo motivo Pinto si è già affrettato a silenziare la questione, asserendo come la vicenda riguardi “Dinamiche interne”. Da mercoledì pero non è più così. Perché nel momento in cui lo Special (che in Francia accostano al Psg) esce allo scoperto, viene meno un po’ tutto: il contratto sino al 2024, la linea diretta con la proprietà, il piano congiunto spesso decantato e a fatica confermato.
Pinto, un paio di settimane prima dell’annuncio a sorpresa di JM, aveva off record spiegato ai media – in tavole rotonde separate – quale voleva fosse il progetto Roma con lui a capo. Non cercava tecnici accentratori, puntava sullo scouting e sul costruire una squadra giovane, ambiziosa, con un’idea di gioco identitaria. Il ciclone Mou, voluto e convinto dai Friedkin, ha cambiato tutto, senza contare i paletti del FPP che hanno visto l’ultimo mercato fatto di parametri zero calciatori a cavallo dei 30 anni. Ora però si è giunti ad un bivio. Per carità, si può fare calcio anche senza José (ma occhio poi a Dybala). L’importante e essere chiari.
FONTE: Il Messaggero – S. Carina