Goleador, assistman, leader. Una luce nel buio in grado di restituire un senso di sicurezza alla squadra e a tutto l’ambiente. Paulo Dybala è tutto questo per la Roma, ma soprattutto è una scommessa vinta dal club e da Mourinho già prima della fine del girone d’andata.
L’argentino è l’elemento chiave della squadra per qualità, fantasia, personalità. Non è un segreto che la Roma con Dybala in campo sia una cosa, e senza di lui sia un’altra. Ma non solo. C’è una squadra che senza di lui lascia punti mentre invece con la Joya in campo li raddoppia.
La dipendenza da Dybala si spiega con i numeri. Nelle dodici partite disputate dall’argentino in campionato oltre ai sette gol e le ventisette azioni create, sono arrivate otto vittorie, tre pareggi e una sola sconfitta (Udinese). Nelle sei partite disputate senza di lui per infortunio la Roma è riuscita a portare a casa solamente due vittorie (Sampdoria e Verona), poi un pari (Sassuolo) e tre sconfitte (Napoli, Lazio e Atalanta).
La sfortuna di Mourinho è non aver avuto a disposizione il suo miglior giocatore nei tre big match persi: con lui in campo – visti i ko di misura, tutti per 1-0 – forse il risultato sarebbe stato diverso e adesso la posizione in classifica sarebbe ancor più positiva.
Dybala raddoppia i numeri della Roma, a partire dalla media punti: 2,3 a partita con lui in campo, 1,2 invece durante la sua assenza. Un dato inequivocabile della sua importanza, e che spiega anche la dichiarazione di Mourinho post Fiorentina: “Dopo la vittoria del Mondiale ho chiesto a Paulo di tornare prima a Trigoria perché senza di lui sarebbe stato difficile vincere contro il Bologna“.
FONTE: Il Corriere dello Sport
Ritardo Nervosa Affonda Roma Vina Espulso Mourinho Attende Piano Friedkin