Torino e Roma domenica e lunedì saranno pronte al ballottaggio elettorale. Lo faranno anche Juventus e Roma, inseguite entrambe dall’interrogativo di inizio stagione: dopo l’ultima annata poco brillante, i bianconeri di Allegri e i giallorossi di Mourinho sono pronti a inserirsi nel giro scudetto? Otto sono candidati ad essere attori protagonisti domenica sera allo Stadium. Wojciech Szczesny e Rui Patricio, Calafiori e Kean, Locatelli e Veretout, Dybala e Zaniolo.
Tra Szczesny e Rui Patricio il candidato portoghese è in rimonta su quello polacco. Ovvero a inizio stagione, a 33 anni, Rui Patricio sembrava una sorta di pretoriano dello Special One, cioè un giocatore esperto, ma che aveva visto i suoi giorni migliori altrove, mentre Wojciech Szczesny, più giovane (31 anni) e inserito da anni nello spogliatoio bianconero, pareva godere dell’affidabilità di chi non avrebbe dovuto neppure fra rimpiangere il mancato arrivo di Donnarumma. Invece, non giriamoci attorno, il portiere della Roma si è dimostrato – per affidabilità ed esperienza – una scelta estremamente azzeccata da parte dello Special One.
Sarà anche la sfida tra Moise Kean (classe 2001) e Riccardo Calafiori (2002) che si avvicinano alla sfida allo Stadium con la (grande) possibilità di esserci, ma senza averne la certezza assoluta. O quella tra Jordan Veretout e Manuel Locatelli, potrebbero incarnare perfettamente il paradigma di chi è chiamato al movimentismo come alla gestione. Se lo juventino ha più nelle sue corde la ricerca delle linee di passaggio e dell’assist vincente, non dimentica certo come fare a segnare. Per informazioni, basta chiedere allo sfortunato Torino visto nel derby, “matato” nel finale proprio da un gran tiro del centrocampista bianconero. Di altra pasta, invece, è il romanista. Da lui ci si può aspettare la corsa continua, il raddoppio asfissiante così come l’inserimento vincente.
Sarà infine il duello tra Dybala e Zaniolo, capaci in qualsiasi momento di assumere la leadership per traghettare il rispettivo “partito” al di là delle secche contingenti. Dopo l’infortunio occorsogli un paio di settimane fa, l’argentino sta facendo gli straordinari per essere protagonista nella sfida di domenica. La sensazione è che possa farcela, anche se in avvio dovrebbe partire dalla panchina, pronto a subentrare anche per mettere minuti nelle gambe in vista della prossima sfida di Champions. Coincidenze. Pure il romanista è reduce da un affaticamento muscolare che gli ha fatto saltare il ripescaggio in Nazionale, stavolta senza troppi rimpianti dopo il primo taglio al momento della convocazione.
FONTE: La Gazzetta dello Sport