Centrare tre acquisti a fronte di sei cessioni. Questo fanno sapere dal ponte di comando delle operazioni di mercato della Roma. Da mettere a libro paga un centrale difensivo, un esterno offensivo e un vice Dzeko. Da salutare una serie di esuberi che non rientrano nel progetto del tecnico portoghese.
Il mercato si chiuderà l’ormai vicino due settembre, la Roma, per quanto fa sapere, deve fare ancora nove operazioni. E ieri non è stato definito nulla, neppure Coric con l’Almeria dove il croato ha fatto le visite mediche ma l’affare non si può ancora dare per chiuso.
Schick-Kalinic Ieri doveva essere il giorno dell’addio a Schick. Si è trasformato in oggi e poi domani è un altro giorno si vedrà. Il procuratore del giocatore, Paska, nella tarda serata di lunedì è atterrato a Roma. Ieri c’è stato il previsto faccia a faccia con la società giallorossa che tutto ha fatto meno che portare alla fumata bianca.
E pensare che la Roma si era convinta che tutto si sarebbe chiuso in poche ore. Del resto a Trigoria, per quello che ci raccontano, avevano trovato l’accordo con il Lipsia per il trasferimento del giocatore con la formula del prestito oneroso più l’obbligo di riscatto (una trentina di milioni il totale).
Il procuratore del giocatore, invece, pare abbia convinto il club tedesco a lasciar perdere l’obbligo di riscatto e a prendere il suo assistito solo in prestito (magari dicendo che tra dodici mesi Schick sul bilancio giallorosso peserebbe assai di meno). La Roma, sempre per quello che ci hanno raccontato, si sarebbe imbufalita mandando elegantemente (o no?) a quel paese procuratore e giocatore.
Le due società, comunque, stanno continuando a trattare, anche se la notizia non ha fatto piacere neppure a Kalinic destinato a trasferirsi dall’Atletico Madrid alla Roma (l’accordo tra i club già c’è). Il croato era pronto a chiudere le valigie e a imbarcarsi per Roma. Invece è costretto ancora ad attendere. (…)
FONTE: Il Romanista – P. Torri