Non è stato un arrivederci. Rick Karsdorp ha lasciato Roma e la Roma per non tornare più. Ciao amigo, come direbbe Mourinho. Ancora prima che la squadra arrivasse allo stadio Olimpico per affrontare il Torino, lui era sbarcato ad Amsterdam con la moglie Astrid e i due figli con la voglia di dimenticare la settimana che ne ha sconvolto la carriera.
Quando l’allenatore, sabato sera, ha diramato la lista dei convocati che non conteneva il suo nome, Karsdorp ha salutato i compagni ed è tornato a casa. Stavolta, a differenza di venerdì, non ha trovato un gruppetto di tifosi davanti alla porta che lo insultavano. Ma ha ugualmente deciso di anticipare di un giorno la partenza per l’Olanda, per una questione di serenità familiare.
Mourinho ha spiegato in conferenza stampa di avergli comunicato le ragioni dell’esclusione, senza entrare nei dettagli della scelta che era seguita a due allenamenti apparentemente normali. Karsdorp però è molto dispiaciuto per la punizione, che ritiene esagerata se non ingiusta. Ieri ha pubblicato una “storia” con il cuore giallo-rosso spezzato.
Dopo aver faticato per meritarsi la Roma, non avrebbe mai voluto un addio così traumatico. D’altra parte, ha ritenuto di non chiedere scusa all’allenatore, perché nonostante gli errori tecnici è sicuro di aver giocato sempre al massimo delle proprie possibilità. Anche a Reggio Emilia.
Karsdorp faticherà a trovare ospitalità in Olanda, dove gli stipendi sono molto più bassi del suo. E la Roma vorrebbe evitare di prestarlo a un altro club italiano per non rinforzare la concorrenza.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida