La figuraccia dei sei cambi nel secondo sfratto per mano dello Spezia dagli ottavi di Coppa Italia ha scatenato le ire dei Friedkin: ieri, dopo tre ore di riunione a Trigoria, sono saltate le teste del team manager Gianluca Gombar, temporaneamente rimpiazzato dal collega della Primavera (Valerio Cardini), e del Global Sport Officer Manolo Zubiria.
Messo abbondantemente sulla graticola anche Paulo Fonseca, confermato fino al secondo round di sabato in campionato. In caso di un nuovo ko, ma anche di una non vittoria, il destino del tecnico, separato in casa da più di due mesi con l’ala italiana della dirigenza, sarebbe segnato: sia Allegri, il nome forte, sia Sarri e Spalletti sono stati sondati più o meno indirettamente. Se per salire in corsa o per giugno, lo stabilirà il bottino raccolto tra Spezia e Verona.
I titoli di coda, in realtà, hanno rischiato di andare in onda già ieri, dopo una lunga notte di riflessioni in cui qualcuno aveva persino consigliato ai Friedkin di valutare se esistessero gli estremi di un licenziamento per giusta causa nei confronti di Fonseca. Il quarto posto in classifica e la difesa del connazionale Tiago Pinto, hanno frenato i propositi di ribaltone immediato.
FONTE: La Stampa – M. De Santis