Non è la settimana giusta per avere fretta, almeno sul fronte degli acquisti. La Roma è impegnata fino a venerdi nell’esclusivo bisogno primario, cioè vendere per riequilibrare i conti e presentarsi all’ispezione Uefa con le spalle larghe.
Oggi ad esempio Tiago Pinto conta di chiudere la pratica Sassuolo, sistemando l’accordo per i trasferimenti di Volpato e Missori. Si dovrebbe chiudere per una cifra superiore al previsto, 11 milioni più bonus per la coppia. È stata la Roma a chiedere uno sforzo supplementare alla controparte dopo aver realizzato che la cessione di Tahirovic all’Ajax aveva fruttato 7,5. A seguire occhio a Carles Perez al Celta Vigo e a Villar, che ha qualche proposta. Da uno dei due arriveranno altri soldi anche se a far dimenticare i problemi potrebbe essere a sorpresa Spinazzola che è entrato nel mirino dei megalomani sauditi.
Ma se parliamo di esterni, Tiago Pinto e Mourinho hanno già scelto un uomo di fascia destra che può servire: si tratta di Rasmus Kristensen, con il quale è stato già raggiunto un accordo. La Roma non ha dovuto neppure trattare con il Leeds perché i giocatori, in quel club, possono sfruttare una clausola speciale che consente di liberarsi da ogni vincolo per un anno in prestito a causa della retrocessione dalla Premier League. Per la stessa ragione, sempre in prestito, tornerà anche Diego Llorente. Ma a Tiago Pinto, come ai Friedkin, i buoni rapporti interessano, perciò la Roma cercherà un’intesa che possa accontentare anche il Leeds.
Kristensen, colosso della nazionale danese, si giocherà il posto con il turco Celik sul lato destro. A lasciargli spazio a Trigoria dovrebbe invece essere Rick Karsdorp che dopo lo strappo di novembre con Mourinho e i tanti infortuni viene considerato un elemento sacrificabile. Karsdorp aspetta proposte interessanti dalla Premier League. Come l’uruguaiano Viña sull’altra fascia: lui piace al Bournemouth, che lo ha apprezzato negli ultimi sei mesi in prestito.
Ma sono due i giocatori veramente essenziali per Mourinho. Il centravanti che sostituirà l’infortunato Abraham e la mezzala di movimento che dovrà integrare il centrocampo. Su questi nomi la Roma non può sbagliare: devono essere due titolari, non due comparse. Se avesse potuto scegliere, compatibilmente con le risorse disponibili, Tiago Pinto avrebbe ricomposto la coppia di Fidene: Frattesi in mezzo e Scamacca davanti. Sarebbe stato un capolavoro, con due romani cresciuti nel settore giovanile riportati a casa a 24 anni. Mai costi non sono sostenibili. Tanto è vero che Frattesi, sedotto e abbandonato un’altra volta, si è accordato con l’Inter, che firmerà la transazione con il Sassuolo una volta incassati i soldi della cessione di Brozovic.
Alla Roma rimane la consolazione non banale del 30 per cento sulla rivendita, che si può stimare in almeno 10 milioni. Denaro utile per finanziare il mercato, tra la suggestione Morata che resta sullo sfondo e le occasioni più concrete che si presenteranno dal primo luglio in avanti. Occhio anche a Ibañez, che con l’arrivo di N’Dicka è finito sul mercato. Se dovesse partire, produrrebbe un’altra plusvalenza utile per il bilancio ma richiederebbe un intervento sul mercato: Kumbulla ne avrà ancora per qualche mese, serve un quinto centrale. A meno che Mourinho non abbia in testa di tornare alla difesa a quattro, ipotesi che a oggi non trova conferme.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida