Marash Kumbulla è il giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero in squadra. Un ottimo prospetto, pronto a dare tutto quando chiamato in causa, ma soprattutto un professionista esemplare. Mai una parola fuori posto, sempre il primo a mettersi a disposizione in allenamento e in partita nonostante le poche presenze e le tante panchine di questa prima parte di stagione.
Complici gli infortuni e tre difensori davanti a lui che fin qui hanno sbagliato molto poco. Ma Marash ha continuato a lavorare, sperando nell’esordio stagionale dal primo minuto che alla fine è arrivato nel 2023, prima in Coppa Italia contro il Genoa, poi in campionato con la Fiorentina. E i suoi numeri sono stati più che positivi, dai duelli difensivi (62% riusciti), ai contrasti (67%), fino ai palloni intercettati (15) e quelli recuperati (12).
Due prestazioni più che sufficienti e che non hanno fatto rimpiangere Smalling contro i liguri e Ibanez contro i toscani. Insomma, quando Mourinho lo ha buttato nella mischia, lui non si è tirato indietro e si è fatto trovare pronto. Nonostante anche qualche problema fisico. Perché pochi minuti prima della gara contro il Genoa, Kumbulla ha riportato la microfrattura di un dito della mano sinistra che lo ha costretto a giocare con una vistosa fasciatura.
L’infortunio non ha compromesso la sua prestazione, e Mourinho domenica sera a fine partita ha voluto complimentarsi con lui: “Marash è un professionista vero. Se si può parlare di una gerarchia, in questo momento è il quarto centrale, ma ha fatto due partite di grandissima qualità. Un giorno saremo senza Smalling, un altro senza Mancini, e Kumbulla darà sempre una riposta positiva. È un ragazzo che lavora molto bene. E anche giocando poco, ha la possibilità di fare bene“.
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi
Ritardo Nervosa Affonda Roma Vina Espulso Mourinho Attende Piano Friedkin