La bufera è scoppiata subito, appena Cengiz Under ha pubblicato la sua foto in maglia giallorossa con il saluto militare e le tre bandiere della sua Turchia. Un tweet muto, ma assai esplicito nella sostanza (…).
Arrivato nel momento in cui le truppe di Erdogan avanzano in Siria a caccia di curdi, lasciandosi alle spalle centinaia di morti. «Vergognati», «Levati la maglia, non infangarla», «Qui non si accettano assassini», alcuni dei commenti dei tifosi contro il post di Cengiz. E in molti sono arrivati anche a chiedere alla Roma di dissociarsi.
Il putiferio, tra l’altro, era già scoppiato il giorno prima, quando a prendere posizione a favore della Turchia era stato lo juventino Demiral, direttamente dal ritiro della nazionale (…). Poi, appunto, è arrivato anche il tweet di Under, che quel saluto lo aveva già fatto il 3 febbraio 2018, dopo un gol segnato all’Olimpico al Benevento. Non basta: l’intera nazionale, ieri in campo contro l’Albania, dopo il gol dell’1-0 di Tosun, ha esultato con lo stesso saluto militare di Under che tanto ha fatto parlare in Italia (…).
E la Roma? Il club ha deciso di non commentare il post per due motivi: è un messaggio privato che, tra l’altro, non è neanche chiaro a cosa si riferisca realmente. All’offensiva turca in Siria? Alla morte del primo soldato turco? O, magari, anche alla partita serale, quella di ieri sera a Istanbul tra Turchia ed Albania ed a cui Under non ha potuto prendere parte per l’infortunio alla coscia destra. Insomma, uno statement indecifrabile (…).
FONTE: La Gazzetta dello Sport