«Aridanga». Lo dice uno straordinario Nino Manfredi in versione stregone che invoca la pioggia, a un altrettanto straordinario Alberto Sordi quando lo vede in mezzo alla tribù adorante, piombato in Africa per riportarlo a casa, in un capolavoro come «Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa?».
Ecco, l’aridanga di Manfredi che vuole dire ci risiamo, identificando una noiosa cosa ripetitiva, oggi lo possiamo abbinare a Dzeko. Nel senso che, da più parti, è ripartito il balletto di un bosniaco in partenza, l’Inter lo vorrebbe insieme a Zapata per ridimensionare l’addio a Lukaku. (…)
Ha ancora un anno di contratto con la Roma, poi si vedrà. Del resto immaginare adesso, a tre settimane dalla chiusura del mercato, una partenza di Edin che per Pinto vorrebbe dire andare ad acquistare un centravanti vero, mica pinco pallino, ci sembra un esercizio oltre i confini della realtà, pur nella consapevolezza che le vie del mercato come si sa sono infinite. (…)
FONTE: Il Romanista – P. Torri