Ambizione (di vincerla), ma pure un po’ di turn-over visto che arriveranno sei partite in 18 giorni. La Roma stasera, in un Olimpico da 20mila spettatori e con la bellissima nuova maglia blu, esordirà in Europa League dopo 5 anni passati in Champions. La competizione che l’ha fatta incontrare con Fonseca due anni fa. Lo farà contro i turchi dell’Istanbul Basaksheir, la squadra residenziale di Erdogan composta da tanti nomi illustri (Robinho, Arda Turan, Demba Ba).
Il tecnico portoghese, però, rivendica l’importanza del torneo: «Sappiamo che è una competizione importante. È una coppa in cui ci sono squadre forti, il desiderio è di andare il più avanti possibile, ci avviciniamo a questa Europa League con ambizione. I turchi? Li ho battuti proprio in Europa League. Da tre anni lottano per il titolo e hanno giocatori di grande esperienza».
Inevitabile un po’ di turn-over: «La squadra fisicamente sta bene, ma sappiamo che ci saranno tante partite Dobbiamo pensare anche al rispetto dei tempi di recupero, inevitabilmente cambieremo qualcosa. Ma certi che chi giocherà ci darà la garanzia di poter vincere la partita».
Quasi sicuramente sarà il turno di Spinazzola, Diawara e Zaniolo («Può giocare ovunque davanti») mentre in difesa potrebbe rivedersi Juan Jesus. Qualche chance pure per Mirante. In attacco il solito Dzeko (a caccia di gol europei per superare Totti) anche perché Kalinic «non è al top e non può ancora partire dall’inizio». Difficile pure l’impiego di Pastore: «E’ eccezionale dal punto di vista tecnico. Dobbiamo solo capire come sta fisicamente. Con questo sistema anche la velocità di Kluivert può essere decisiva».
Da valutare l’impiego di Florenzi, seduto al fianco di Fonseca, che ha evidenziato una crescita di gruppo importante: «Domenica ho visto una squadra vera, umile e pronta a combattere. Voglio vincere la guerra, non le singole battaglie. Non dobbiamo appagarci sarebbe l’errore più grande. Da capitano voglio essere modello di lealtà e umiltà. Potrei giocare anche in porta (ride, ndr)».
Infine sugli infortuni: «Non li ha solo la Roma. Ci possono essere tanti fattori, il club ha speso molti soldi per rifare i campi. Bouah? Se ce l’ho fatta io con questo fisico, lui ce la può fare con la sigaretta in bocca».
FONTE: Leggo – F. Balzani