Si fa presto a cambiare opinione. La vittoria ottenuta dalla Roma nell’andata dei quarti di finale di Europa League ha restituito alla piazza un entusiasmo che non si percepiva da mesi: se da una parte i più cauti attendono la sfida di ritorno per celebrare il successo arrivato contro l’Ajax, dall’altra c’è chi pensa già alle semifinale (o addirittura oltre). Sui social network qualcuno ha perfino perdonato a Pau Lopez la lunga serie di errori commessi fino a mercoledì scorso ma, inevitabilmente, al centro del dibattito c’è sempre Paulo Fonseca.
All’improvviso il portoghese è tornato ad essere considerato da molti come l’allenatore della Roma, dopo che per mesi era stato dato per spacciato: insomma, la rimonta della Johan Cruyff Arena ha riabilitato il tecnico. Almeno fino alla gara di ritorno. Il fatto certo è che adesso Fonseca è padrone del suo destino, da tutti i punti di vista. Se il percorso della Roma in Europa League dovesse sfociare in una qualificazione alla prossima Champions, vorrebbe dire che l’allenatore arrivato dallo Shakhtar avrebbe riportato un trofeo a Trigoria dopo 12 anni. A quel punto scatterebbe il rinnovo per un’altra stagione – legato all’accesso alla Champions League -ma un «sì» automatico del tecnico è tutt’altro che scontato.
Se fosse per Tiago Pinto, Fonseca avrebbe già firmato un nuovo contratto ma per proseguire in giallorosso l’allenatore vuole sentire il supporto totale da parte della società, e in questo senso un accordo pluriennale rappresenterebbe una garanzia. Se invece la squadra dovesse fallire l’accesso alla massima competizione europea è probabile che a fine stagione le strade della Roma e di Fonseca si dividano, con l’attuale accordo che verrebbe portato a scadenza.
Le prossime settimane saranno decisive per capire quale strada prenderà la carriera del tecnico. L’incertezza non lo preoccupa – in questo momento è focalizzato soltanto sul finale di stagione – ma nel post partita di Amsterdam Fonseca ha colto al balzo la domanda di un giornalista per puntualizzare sulle voci di una presunta lite tra lui i giocatori che sarebbe andata in scena al Fulvio Bernardini dopo la il ko di Raggio Emilia: «Accetto ogni critica, ma non il voler danneggiare la Roma – ha spiegato in conferenza stampa – chi dice certe cose non vuole il nostro bene, questo comportamento non è onesto. Chi crea certe bugie non è un professionista. È stata inventata la notizia di un confronto in cui i giocatori mi hanno mandato a quel paese dopo la sconfitta con il Sassuolo. E’ una grande bugia».
Intanto, nella speranza di veder arrivare la Roma in fondo al torneo, l’ex giallorosso Zbigniew Boniek – attuale presidente della Federcalcio polacca – ha parlato della possibilità di giocare la finale di Europa League con i tifosi presenti: «Per la finale di Danzica stiamo lavorando con il governo polacco ad un protocollo per ospitare almeno il 30% dei tifosi rispetto all’attuale capienza dello stadio – le sue parole a Rete Sport – presto avremo delle novità». Il «Gda sk» può ospitare 43.615 spettatori: in caso di via libera sarebbero messi in vendita circa 14mila biglietti.
FONTE: Il Tempo – E. Zotti