La Roma chiude in bellezza il 2016 con una vittoria che le consente di dimenticare la delusione di Torino e di eguagliare il record di successi consecutivi sul proprio campo. Tredici in tutto, partendo dallo scorso campionato e considerando anche il derby vinto in casa della Lazio. La squadra di Spalletti ha dovuto ribaltare il risultato, dopo che il Chievo era passato in vantaggio alla fine del primo tempo. Tre gol alla fine di una partita giocata sempre all’attacco, con grande intensità, ritmi alti, pressing a tutto campo. Un successo prezioso, che consente ai giallorossi di consolidare il secondo posto, con tre punti di vantaggio sul Napoli e quattro sulla Lazio. Spalletti ha eguagliato se stesso: 86 punti nell’anno solare e dodici vittorie consecutive, come nel 2006. Dalla squadra ha avuto la risposta che attendeva, i giocatori hanno avuto una bella reazione dopo la sconfitta contro il Torino. E’ stata una delle migliori prestazioni all’Olimpico. Spalletti ha rinunciato a Perotti, partito in panchina nel giorno in cui il c.t. dell’Argentina gli apre le porte della Nazionale. Ha optato per la difesa a tre, non nella versione ibrida, con Vermaelen tornato titolare in campionato dopo quasi quattro mesi. Bruno Peres ed Emerson, molto alti sulle fasce, hanno permesso di avere la superiorità numerica a centrocampo. Il Chievo è stato molto ordinato, con il 4-3-1-2 a rombo, sorretto da una difesa molto esperta, guidata da Dainelli, socio di Spalletti in un ristorante di Firenze. Maran ha dovuto rinunciare a sette giocatori, ma il Chievo non ha pensato solo a difendersi.
SUBITO IL FARAONE – Il primo tiro dal limite è stato di El Shaarawy. Sorrentino ha deviato in angolo. E’ stata una delle occasioni più nitide del primo tempo, con una supremazia territoriale assoluta da parte della squadra di Spalletti. Proprio l’ex milanista è stato tra i più attivi e ha cercato più volte la conclusione. Ma la Roma è stata letteralmente trascinata da Nainggolan, sceso in campo in non perfette condizioni fisiche. Con la fascia di capitano sul braccio il belga ha fornito assist e provato la conclusione anche su punizione. Sulla respinta di Sorrentino, Fazio non è stato abbastanza pronto a ribattere a rete. La Roma è stata pericolosa ancora su calcio piazzato, con Bruno Peres che ha scheggiato il palo. Poi con un gran tiro di Dzeko, da venticinque metri. La squadra di Spalletti ha reclamato anche per un doppio rigore su Dzeko e Salah. Ma al 37′ è arrivato improvviso il gol del Chievo. Il cross dalla destra di Izco è stato corretto in rete da De Guzman, lasciato colpevolmente solo da Bruno Peres, sempre molto lacunoso in fase difensiva. In pieno recupero del primo tempo El Shaarawy ha tolto la paura con un gran gol su punizione.
RIMONTA COMPLETATA – La Roma è tornata in campo aumentando il ritmo e spingendo sempre più il Chievo nella propria area. Il gol del raddoppio è arrivato dopo sette minuti, al termine di una grande azione di El Shaarawy, ancora determinante. L’errore di Gamberini ha consentito a Dzeko di segnare a un metro dalla porta e di interrompere un digiuno di tre partite. Con 13 gol insegue Icardi, capocannoniere con una rete in più. Salah, al rientro da titolare, è apparso ancora lontano dalla migliore condizione. Non è mai stato pericoloso e negli ultimi minuti ha fallito una facile occasione. In difesa la Roma ha concesso pochissimo al Chievo, con Fazio padrone assoluto della sua area. Nainggolan ha giocato un’altra partita di grande intensità. Dopo un palo colpito di testa da Dzeko, Perotti, entrato nel finale al posto di Salah, si è procurato il rigore e l’ha realizzato fissando il risultato sul 3-1.