Il pressing della Roma arriva anche fuori dal campo. Dopo l’addio a Tor di Valle, i giallorossi vogliono chiudere al più presto la partita sul progetto del nuovo stadio di proprietà. Per la proprietà basterebbe un anno per avviare un dossier da 800 milioni di euro. L’obiettivo della Roma è mettersi subito al tavolo con il prossimo sindaco e chiudere subito l’intesa sulla location.
La società punta sull’Ostiense, un’area che offre i terreni (pubblici) degli ex Mercati Generali e quelli (privati, di Eni) all’ombra del Gazometro. L’idea è quella di mettere in piedi un iter condiviso sin dalle prime battute, da avviare entro i primi 30 giorni della prossima consiliatura e da discutere preferibilmente con un assessore (o comunque un delegato) competente e nominato dal prossimo primo cittadino per occuparsi esclusivamente dello stadio della Roma.
Ieri l’amministratore delegato dei giallorossi, Guido Fienga, ha di fatto in palio i due terzi dell’elettorato: «Vogliamo una nostra casa, dove i romanisti possano vivere il club sette giorni su sette. Stiamo seguendo con interesse la campagna elettorale. Il legame tra Roma e As Roma è inscindibile ». Quindi l’avviso: «Dal prossimo sindaco, chiunque sia, ci aspettiamo tempi di approvazione all’altezza di un progetto così importante per l’intera comunità. Crediamo fortemente che si possa approvare entro un anno».
FONTE: La Repubblica