«No Lukaku, no party» si potrebbe dire, parafrasando un vecchio spot per fotografare la situazione attuale della Roma. La squadra giallorossa ha sviluppato nei confronti del centravanti belga una dipendenza, soprattutto perché in questa prima parte della stagione è venuto a mancare abbastanza clamorosamente, sia dal punto di vista numerico che da quello fisico a causa di qualche infortunio, il «gemello» Paulo Dybala.
Per fare il salto di qualità c’è bisogno che l’argentino, solo due gol in stagione (la doppietta con l’Empoli), torni ai suoi livelli, e l’Udinese da questo punto di vista potrebbe essere l’avversario ideale, visto che è la sua vittima preferita in carriera e gli ha già segnato 12 gol.
Nelle otto partite in cui è andato a segno la Roma ha ottenuto sette vittorie e un pareggio, contro il Torino che ha realizzato l’1-1 a cinque minuti dalla fine. Numeri che non hanno bisogno di troppe analisi e sono anche la risposta alla domanda che qualcuno in questi mesi si è fatto sul perché Mourinho lo mandi in campo anche quando la sua condizione fisica non è al top.
FONTE: Il Corriere della Sera – G. Piacentini