Un mediano dinamico e recuperatore di palloni che non costi molto, un talento di una squadra «secondaria», oppure un giocatore più navigato che non trova spazio in una big. E questo il profilo principale cercato da Monchi per il brevissimo mercato di gennaio (trattative in entrata aperte dal 3 al 18) ormai alle porte. Il diesse spagnolo deve ancora confrontarsi in maniera definitiva con Di Francesco sulle scelte da fare per migliorare la Roma, ma intanto ha capito (e fatto sapere ai vari procuratori) cosa manca di più alla squadra: il reparto da rinforzare è il centrocampo. La ricerca e partita in tutto il mondo essendo ancora disponibili entrambi i posti per tesserare due nuovi extracomunitari.
L’ideale sarebbe prendere un erede di De Rossi da piazzare subito e in prospettiva accanto a Nzonzi, un mediano difensivo di movimento, che sappia anche inserirsi con un passo diverso rispetto agli altri attualmente in rosa. Più cose sa fare bene e meglio è, ma per intenderci non si cerca un trequartista adattabile qualche metro più indietro: e allora i vari Rafinha, Fabregas, Denis Suarez, tre gioielli finiti sul mercato, non sembrano fare al caso della Roma. Un retroscena fa capire il tipo di giocatore nel mirino qualche settimana fa, quando scaldava la panchina del Milan ed era parecchio spazientito, i dirigenti si sono informati sulla situazione di Bakayoko, in prestito dal Chelsea ai rossoneri.
Ma ora, complici i tanti infortuni, Gattuso lo sta facendo giocare e sembra improbabile una sua partenza a gennaio. Un altro che piace parecchio a Monchi è il maliano Samassekou del Salisburgo, trattato negli stessi giorni in cui aspettava una risposta da Nzonzi. Ma se quest’estate il diesse giallorosso aveva trovato un muro, figurarsi adesso che il ricco club austriaco ha rinnovato il contratto del centrocampista ed è proiettato a un’altra Europa League da protagonista. Come detto, il colpo deve essere low cost, quindi prendibile con una formula vantaggiosa: un prestito con diritto/ obbligo di riscatto o un cartellino non troppo caro.
Nonostante le plusvalenze realizzate a luglio e agosto con Alisson e Strootman, infatti, per mantenere i conti in equilibrio non sembra esserci spazio a gennaio per investimenti super onerosi. Questo ad oggi, quando l’unica partenza programmata è quella di Coric, da girare in prestito in una squadra che gli faccia fare esperienza. Ma come sempre tutto può cambiare da un momento all’altro, quando inizieranno a circolare offerte concrete. Per intenderci, se parte qualcuno al momento non indiziato, cambiano esigenze e budget. Vale anche per i ruoli. Ad oggi non sono stati previsti innesti né in difesa né in attacco. Ma se dovesse salutare un Marcano, un Perotti o chissà chi, verrà sostituito. E c’è da scommettere anche su almeno un paio di scommesse su giovani da far crescere nella Primavera. Piace ad esempio il messicano classe 2000 Lainez. Il metodo Monchi non cambia: si pensa all’oggi, con un occhio sempre attento al domani.