«Insieme possiamo». La Roma chiama a raccolta i propri tifosi per la gara di domani sera (ore 21) contro il Milan, che può valere il secondo posto in solitaria e il ruolo ufficiale di anti-Juve. La differenza rispetto al recente passato è che i tifosi, questa volta, stanno rispondendo e domani sera saranno più di quarantamila sugli spalti dell’Olimpico. Non ci saranno i gruppi della Sud, che proseguono nella loro protesta per l’abolizione delle barriere che dividono il settore, ma gli altri settori offriranno un bel colpo d’occhio, considerando soprattutto che si giocherà di lunedì sera. È l’effetto del derby vinto, un’onda lunga da sfruttare in un momento cruciale della stagione. A Trigoria lo sanno bene e per questo dirigenti, squadra e tecnico, negli ultimi giorni hanno lanciato appelli alla tifoseria. Ieri è stata la volta di quattro «pezzi grossi» dello spogliatoio e dell’amministratore delegato Umberto Gandini, grande ex di giornata per i suoi oltre 20 anni vissuti in rossonero. «Continuiamo così, insieme – il messaggio di Edin Dzeko -. All’Olimpico, in campo o sugli spalti, la Roma ha bisogno di una cosa sola: i romanisti. Insieme possiamo».
Gli fa eco Kostas Manolas: «Ogni volta che siete vicini a noi, riscopriamo quanto è bello giocare per voi. Abbiamo vinto delle sfide, ce ne aspettano ancora molte». Sulla stessa linea anche Toni Ruediger, sempre più nel cuore dei romanisti, che riceverà un abbraccio particolare dopo gli insulti razzisti di Lulic nel post-derby: «Niente è più bello del vostro abbraccio. Con voi al nostro fianco non abbiamo paura di niente». Non sarà una gara come tutte le altre per Stephan El Shaarawy, in ballottaggio per una maglia da titolare con Bruno Peres, che ieri si è allenato a parte per una botta alla gamba sinistra rimediata nel match con l’Astra Giurgiu. «La Roma – le parole del Faraone – è stata la mia rivincita. Le prossime tre partite diranno molto sulla nostra crescita. Con il Milan vogliamo i tre punti e, per riuscirci, abbiamo bisogno dell’affetto dei nostri tifosi: riempire lo stadio ci darebbe forza». È quello che si augura anche Umberto Gandini: «Vogliamo che l’Olimpico, che al momento è la nostra casa, in attesa di costruirne un’altra, torni ad essere il fortino che è sempre stato. So che non è semplice, ci sono tanti problemi che stiamo affrontando e che vanno risolti nel più breve tempo possibile, ma Roma-Milan è il miglior prodotto di calcio che si può avere oggi e i tifosi devono essere allo stadio».