C’è una squadra nella squadra, tra i 28 calciatori a disposizione di Paulo Fonseca in questo finale di stagione. Si tratta dei “sospesi”, cioè quegli elementi della rosa che in teoria sono a disposizione del tecnico portoghese, ma in pratica un loro utilizzo potrebbe non essere così scontato anche in caso di necessità. Perché in una stagione anomala, che si concluderà con il mercato già nel vivo mentre ancora le squadre sono in lotta per tutti gli obiettivi, un infortunio o semplicemente una serie di buone (o cattive) prestazioni potranno condizionare il valore di mercato, sia per i calciatori in uscita sia per quelli in entrata o che dovranno essere riscattati.
Come si comporterà Fonseca con, ad esempio, Pastore, Juan Jesus, Perotti, Spinazzola o Fazio? Sono tutti sul mercato, e questo è noto, ma in caso di necessità sarebbe meglio farli giocare o “nasconderli”? Un ragionamento analogo può essere applicato, ad esempio, a Mkhitaryan, che nelle gerarchie di Fonseca si è guadagnato nelle ultime partite prima della sospensione un ruolo da titolare: se si dovesse infortunare e saltare un numero cospicuo di gare, la Roma lo vorrebbe riscattare ugualmente? Intanto l’olandese Kluivert pensa al presente. “Puntiamo alla vittoria dell’Europa League, vogliamo vincerla anche se c’è ancora molta strada da fare”.
FONTE: Il Corriere della Sera – G. Piacentini