A muso duro, più che corto. La Roma, dopo mesi di prove e scremature, ha finalmente il volto del suo allenatore. Quel Josè Mourinho che non perde una partita dal 9 gennaio quando una clamorosa rimonta della Juve all’Olimpico sembrava aver ucciso ogni speranza di Champions. Anche ora, visto il calendario materasso dei bianconeri, sembra difficile pensare ad un aggancio nonostante la scaramanzia di Allegri. Ma la Roma è lì, al quinto posto che vuol dire Europa League sopra Atalanta e Lazio (anche negli scontri diretti) che lo scorso anno a questo punto della stagione la precedevano.
L’obiettivo è mantenere la posizione dopo il doppio impegno terribile con Napoli e Inter che arriva con il Bodo e la Conference di mezzo prima della discesa finale con Bologna, Fiorentina, Venezia e Torino. Poi si vedrà. Solo Barça e Liverpool in Europa vantano una striscia di risultati utili migliore. La rinascita è arrivata proprio la notte di quel 9 gennaio. Decisiva la sfuriata negli spogliatoi di Mourinho che è servita a dividere il gruppo in due parti: chi aveva voglia di riscatto, e chi invece ha preferito continuare a lamentarsi.
Nel frattempo il portoghese ha continuato a studiare il mondo Roma, anche nei suoi lati più oscuri. Il risultato è stato Special al netto di lacune tecniche che solo il mercato potrà colmare. Ora Mou può contare su diversi punti di forza. A partire dalla compattezza difensiva. Con 13 clean sheet Rui Patricio è al 1° posto in serie A e nelle ultime 5 gare Smalling e compagni hanno subito solo una rete.
A centrocampo la coppia Cristante-Oliveira permette una manovra di buona qualità anche grazie all’apporto di un Mkhitaryan esemplare. A proposito l’armeno in settimana rinnoverà di un altro anno il suo matrimonio con la Roma e anche per Cristante verrà fatto un tentativo. Poi c’è l’esplosione di Zalewski, altro ragazzino accudito da Mou al pari di Bove e Felix. Davanti comanda Abraham (solo una contusione alla spalla per lui a Genova) in attesa di capire cosa vuol fare Zaniolo da grande. Il numero 22 si allena a parte e potrebbe saltare anche il Bodo prima (forse) di avere una nuova chance con la Salernitana.
FONTE: Leggo – F. Balzani
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