Josè Mourinho ha sempre messo la vittoria davanti a tutto, giustamente, e non l’ha nascosto. Non si è mai appassionato alle guerre di religione calcistica né si è venduto per quello che non era. La sostanza prima di tutto: non importa che si vinca largamente o di corto muso, come gli è accaduto nelle ultime tre partite con la Roma.
La sua squadra è quella che in Serie A ha conquistato il numero più alto di successi per 1-0 (ben 5, uno in più di Juve e Spezia e uno in meno di Manchester City, Real Sociedad e Siviglia, primatisti tra i cinque campionati più importanti).Non bisogna nemmeno cadere nel sottile inganno di Allegri.
Il teorico del corto muso si diverte a interpretare questa parte, ma nella sua prima esperienza in bianconero la Juve aveva giocato splendide partite ricche di gol. Ciò che conta davvero è la pietra filosofale di Allegri: la solidità difensiva e l’equilibrio sono la base su cui costruire una formazione vincente.
Ma, tornando alla domanda di partenza, l’1-0 è davvero il risultato perfetto? Uno studio sui risultati dei cinque principali campionati europei dal 2009-10 al 2018-19, quindi un campione di ben 18.260 partite, ha prodotto un risultato molto significativo: chi fa gol vince il 52% delle partite, chi non prende gol vince il 73% delle gare. Imporsi spesso per 1-0, quindi, non è uguale a farlo per 3-2: sempre di corto muso si tratta, ma cambiano le prospettive.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – G. B. Olivero
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